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Alessandro Circati Parma e Matteo Angeli Cittadella fotomontaggio sportparma

Parma Calcio

Angeli contro Circati, una sfida bussetana in Cittadella-Parma

Angeli contro Circati, una sfida bussetana in Cittadella-Parma

Tutte le strade portano a Roma, si dice. Ma nel caso di Cittadella-Parma la tappa principale è Busseto.

Dietro la partita tra Granata e Crociati, in programma domani al “Tombolato”, si nasconde un incrocio extra campo tra due giovani protagonisti, avversari per un giorno, che in parte condividono le origini territoriali. È la cittadina della bassa parmense, che già nel 1813 diede i natali al maestro Giuseppe Verdi, ad accomunare i difensori Matteo Angeli e Alessandro Circati. O – meglio ancora – le rispettive mamme, cresciute insieme, all’insegna dello sport, nelle stesse terre prima di emigrare per amore.

Un tempo capitale dello Stato Pallavicino, più di recente “culla” dei due talenti difensivi di Cittadella e Parma nati nei primi anni Duemila, domani la comunità verdiana si dividerà per tifare i propri beniamini: 100 presenze ufficiali con 12 gol in tutte le competizioni (tra B e C) per il giocatore dei veneti , 42 gettoni e 1 rete in Serie B per quello dei ducali. Ma il sostegno per le rispettive famiglie, ben note agli abitanti di un paese di nemmeno 7mila anime, sarà incondizionato e sopra le parti.

Prima di sposare il salsese Gianfranco Circati, che avrebbe poi trasmesso al figlio d’arte Alessandro il talento del difendere, Ylenia Fratti era riconosciuta da tutti i bussetani come un portento dell’atletica leggera. Una passione ereditata da papà Enzo (il nonno di Ale) che, dopo una carriera da ala e terzino di sinistra tra Cortemaggiore, Pieveottoville e Polesine, abbandonò il calcio per darsi inizialmente al ciclismo e quindi all’atletica in qualità di giudice. Mansione che tutt’oggi continua a praticare. La scelta dell’ex centrale di Parma, Modena, Cosenza e Cagliari (fra le altre) di chiudere la carriera, al Perth, dove poi si sarebbe stabilizzato, ha allontanato la moglie Ylenia dalla cittadina che l’aveva vista crescere: ma, quando ha potuto, la mamma non ha perso occasione di restituire un po’ di «bussetanità» al figlio, nativo di Fidenza, salsese per l’altra metà dell’albero genealogico e svezzato in Australia.

Ha fatto meno strada Romina Baderna, ma anche lei è emigrata dalla bassa ovest per amore: il Piemonte come nuova casa e Cuneo come luogo di nascita, il 30 dicembre 2002, di Matteo Angeli (10 mesi prima di Alessandro, che gli anni li compie il 10 ottobre). Il difensore cittadellese – cresciuto nel vivaio del Milan, debuttante all’Imolese e acquistato dal Bologna – è figlio di quella che era considerata una promessa della pallavolo, ma ha preferito ascoltare i consigli di nonno Romano, all’epoca forte stopper e terzino del Busseto (la squadra che oggi allena, con buone fortune in Seconda Categoria, lo zio Ciccio Cardillo, ex giovanili del Parma, marito di Elena, una delle due sorelle di Romina).

A Busseto televisori pronti a essere sintonizzati sulla partita Cittadella-Parma, con la speranza che i due verdiani d’origine siano della partita, a differenza di quanto non fosse accaduto nel match d’andata. Angeli ha giocato 9 match stagionali in B, di cui 2 spezzoni negli ultimi 3 incontri; Circati ha avuto più continuità di rendimento (16 presenze) ed è stato rimesso al centro della difesa nella gara contro il Venezia dopo due panchine di fila. I presupposti sembrano promettenti. Se, poi, questi due emergenti difensori di origine, per metà, bussetana – ma che hanno avuto vite in posti completamente diversi – per uno strano scherzo del destino si trovassero uno contro l’altro, il “gemellaggio” con lo scambio di maglie sarebbe il gesto per chiudere il cerchio.

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