L’ex presidente del Parma Calisto Tanzi è morto oggi all’età di 83 anni. Da un paio di settimane era ricoverato all’Ospedale Maggiore per un’infezione polmonare (no Covid).
Tralasciando tutti gli aspetti giudiziari e drammatici legati al crac Parmalat (2003), una delle truffe più eclatanti al mondo, l’imprenditore di Collecchio aveva acquisito il Parma Calcio nel 1989 , trasformando una squadra di provincia in una squadra di campioni che in poco tempo raggiunse le cime più alte d’Europa. Il palmares di Tanzi parla da solo: otto trofei vinti, tra cui una Coppa delle Coppe, due Coppe Uefa, una Supercoppa Uefa, tre Coppe Italia e una Supercoppa Italiana. Ancora oggi il Parma di Tanzi è l’ultima squadra italiana ad aver vinto la Coppa Uefa.
Nel 2003 il crac della sua società Parmalat coinvolse anche il Parma che però si salvò grazie al famigerato “lodo Baraldi” e alla gestione provvisoria del commissario straordinario Enrico Bondi culminata con la cessione infelice all’imprenditore bresciano Tommaso Ghirardi.
La storia della Parmalat cominciò nel 1961 quando Calisto Tanzi ampliò le attività aprendo un piccolo caseificio a Collecchio, che chiamò prima Dietalat e successivamente Parmalat. Grazie a un uso sistematico della vendita porta a porta, già nel 1962 l’azienda fatturava 200 milioni di lire all’anno.
La svolta arrivò dopo un viaggio in Svezia dove Tanzi vide per la prima volta il latte venduto in confezioni Tetra Pak. Intuendo la versatilità ed economicità di tale imballaggio, Tanzi decise di investirvi e parallelamente di sviluppare il procedimento UHT per rendere il latte a lunga conservazione. Fu l’inizio di una grande successo che portò la Parmalatat e Parma ai vertici dell’economia mondiale. Un successo che evidentemente Tanzi non è riuscito a controllare; Parma Calcio compreso dove oltre ai successi e ai grandi campioni si nascondevano montagne di debiti.
Il resto della storia è fatta di inchieste, aule di tribunali, celle del carcere e condanne pesantissime che hanno segnato una delle pagine più buie della nostra città, grazie alla complicità di banchieri, politici e manager.
NELLA FOTO: Calisto Tanzi (secondo da sinistra) in veste di patron del Parma, mentre festeggia tra (da sinistra) il capitano Minotti, l’allenatore Scala e il presidente Pedraneschi la vittoria della Coppa Italia 1991-1992. Foto Wikipedia
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