Altri tre gol, altri tre punti. E un vantaggio di 7 punti sulla seconda in classifica (l’Altovicentino) che vale il titolo di campioni d’inverno con due giornate d’anticipo. La marcia del Parma alla conquista del calcio professionistico prosegue senza intoppi, anche se gli ultimi 15 minuti della sfida odierna col Ravenna sono stati un po’ al cardiopalma. Complice un fallo di mano involontario di Simonetti (anche oggi titolare, buona prova) che ha regalato ai romagnoli un rigore poi trasformato dal 41enne Innocenti e un gol in contropiede realizzato da Ballardini che hanno riaperto una partita che nel primo tempo il Parma ha dominato in lungo e largo, segnando tre gol, colpendo una traversa (Simonetti) e sfiorando il poker in altre tre occasioni (due volte con il rigenerato Melandri).

Il 3-2 finale premia giustamente la maggiore mole di gioco creata dagli uomini di Apolloni che, complice l’infortunio di Guazzo nella rifinitura di ieri, ha riproposto Baraye dal primo minuto e il senegalese non ha tradito le attese segnando un bel gol (lancio di Messina), con tanto di dribbling ai danni del portiere Iglio. Prima di lui aveva segnato Messina con un destro al volo dopo un cross telecomandato di Corapi. Davvero particolare la domenica di Messina (giocatore di proprietà dell’Atalanta) che inizialmente era stato escluso dall’undici titolare, ma complice l’infortunio di Benassi nel riscaldamento ha ribaltato tutto e scritto una bella pagina della storia recente dei crociati. Quattro minuti dopo il gol di Messina è arrivato l’autogol di Ballardini, sfortunato nel deviare col piede destro nella propria porta un colpo di testa di Corapi, inizialmente diretto al centro dell’area di rigore.

Da registrare il ritorno in campo ad inizio secondo tempo di Miglietta, dopo tre settimane di stop per infortunio. Il centrocampista ex Ternana è ancora in fase di rodaggio e gli va dato il tempo per recuperare la forma migliore. A parte questi dettagli, la prestazione del Parma è stata convincente per almeno un’ora. Possesso e circolazione palla, pressing alto, verticalizzazioni e giocate di prima. Un giocattolo che si muove secondo precisi dettati tattici e a tratti evidenzia una impressionante disinvoltura nel gioco palla a terra. Per non oparlare della solidità difensiva della coppia Lucarelli-Cacioli, sebbene nel finale si siano concessi qualche sbavatura di troppo. Così come Zommers (ha subito il primo gol su azione) che ha sbagliato due uscite e nel secondo tempo ed è stato graziato dal palo, colpito da Ambrogetti. Piccole sbavature su cui lavorare in settimana, ma che non sbiadiscono i colori della festa gialloblù, perché è bene ricordare che la striscia positiva del Parma è a quota 17. Apolloni può sorridere, anche se per un perfezionista come lui i due gol incassati oggi sono un brutto boccone da mandare giù. E a poco importa se alla fine al Parma manca un rigore per un evidente fallo di mano non visto dall’arbitro. La marcia continua…