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Ciclismo

La Bardiani Csf al Giro d’Italia: sfida complicata ma non impossibile

La Bardiani Csf al Giro d’Italia: sfida complicata ma non impossibile

Sempre presente, sette edizioni su sette, dal 2013 ad oggi. Si può sintetizzare così, all’estremo, il forte legame tra la Bardiani-CSF e il Giro d’Italia. Senza dubbio, l’evento più importante della stagione del #GreenTeam per blasone, per importanza e per visibilità.

La Bardiani-CSF è l’unica squadra totalmente italiana, sia nell’organico dei corridori sia nello staff. Una scelta in controtendenza rispetto ad un ciclismo sempre più globale, ma l’italianità è un vanto, soprattutto per i suoi title sponsor, Bardiani Valvole e CSF Inox Group, che con passione seguono e supportano il team guidato dalla famiglia Reverberi. Un sodalizio tutto emiliano che, negli anni, ha dato grandi risultati.

Il primo, con un grande valore simbolico, riguarda l’età media: dal primo anno la Bardiani-CSF è sempre stata la squadra più giovane al Giro d’Italia (nelll’edizione che sta per cominciare, l’età media è di 25 anni). Il secondo riguarda il numero di successi di tappa, ben sei: Battaglin nel 2013; Battaglin, Canola e Pirazzi nel 2014; Boem nel 2015; Ciccone nel 2016. A questi, si aggiunge la maglia di miglior scalatore con Pirazzi nel 2013. Numeri di  spessore che crescono quando si sposta il focus dalla Bardiani-CSF al team Reverberi: 37 partecipazioni in 38 anni di attività, 27 successi di tappa, sei maglie e una classifica team.

Per l’edizione 102 del Giro d’Italia, le speranze della Bardiani-CSF sono riposte nelle fughe. Attaccare, attaccare e ancora attaccare per provare rompere l’egemonia dei team World Tour che, nelle ultime due edizioni, hanno vinto tutte le tappe. Una sfida complicata ma non certo impossibile, affidata ad otto corridori che avranno dorsale dal 51 al 58: dal più esperto Enrico Barbin (quinta partcipazione), ai tre debuttanti Giovanni Carboni, Umberto Orsini e Luca Covili (il più giovane italiano al via della Corsa Rosa) passando per Mirco Maestri, Lorenzo Rota e Paolo Simion.

Al loro fianco, indispensabile supporto, una “squadra nella squadra” composta da tre direttori sportivi (Roberto Reverberi, Stefano Zanatta e Mirco Rossato), un medico (dottor Giampaolo Benini), un responsabile comunicazione (Paolo Barbieri), tre meccanici (Nazzareno Berto, Luca Catabiani e Antonio Tarducci), tre massaggiatori (Maurizio Beltrami, Filippo Conte Bonin e Michele De Biasi) più un fisioterapista (Leonardo Morelli). Alla guida, il general manager Bruno Reverberi.

I 21 giorni di gara saranno affrontati da una carovana itinerante composta, per la Bardiani-CSF, da un motorhome, un camion officina, tre ammiraglie e un van. Il carico di materiali tecnico per affrontare al meglio la corsa include: 24 biciclette Guerciotti E 740 più otto modelli da cronometro Eureka AIR, 60 coppie di ruote Ursus, 50 tubolari CST, 30 selle marchiate Selle Italia più tutto il materiale fornito da Deda Elementi (curve, manubri e canotti), Favero Electronics (misuratori di potenza), Elite (portaborraccia) e Campagnolo (gruppi).

Alla dotazione tecnica si aggiungono i prodotti per l’integrazione forniti da Lifecode (1.000 tra barrette e gel), 1.700 borracce Elite, 1.000 litri di acqua e 400 litri di the San Benedetto, 900 capsule di caffè Bristot, 10 kg di Parmigiano Reggiano e 10 kg di prosciutto Salumificio Leoni.

Infine, la dotazione personale di ogni corridore per affrontare al meglio la competizione: scarpe Gaerne G.Stilo, abbigliamento tecnico Alè, caschi Ventus e Gass by Briko con occhiali Superleggero.

 

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