Scatta oggi dalla Vandea il 98à‚° Tour de France che finirà Â , sui Campi Elisi di Parigi, domenica 24 luglio dopo 21 tappe intervallate da 2 giorni di riposo per un totale di 3430,5 km.
I numeri sono importanti come sempre: 10 tappe di pianura, 1 cronosquadre ed 1 individuale, 3 di media montagna e 6 di montagna, di cui 4 con arrivo in salita, poi ancora il 100° anniversario dalla prima ascesa al Galibier, vetta simbolo della corsa che verrà scalata 2 volte in 2 giorni e che rappresenterà, con i suoi 2645 metri, anche il più alto traguardo (18a tappa) nella storia del Tour de France, infine i 198 corridori distribuiti su 22 formazioni che lotteranno per maglia gialla, a pois, verde e bianca, per andare in fuga, per andare a prendere le borracce o per farsi vedere, anche per pochi istanti, in televisione.
Insomma, sarà la solita battaglia da affrontare con il coltello fra i denti e tanta lucidità, dove Alberto Contador appare il favorito indiscusso alla vittoria finale (cercherà il 4° trionfo sulle strade francesi) e che vorrà fare doppietta con il Giro dominato 40 giorni fa, che tuttavia forse non lo ha affaticato più di tanto.
I rivali più pericolosi per lo spagnolo di Pinto saranno Andy Schleck (2° l’anno scorso), Cadel Evans, Ivan Basso, però attenzione anche a Kloden, Leipheimer, Wiggins, Samuel Sanchez, Gesink, Franck Schleck, Vinokourov, alcuni di questi capaci, nelle recenti edizioni, di salire sul podio, ma tutti in grado di entrare almeno tra i primi 6 della classifica generale.
Purtroppo per i nostri colori ci saranno solo 15 corridori italiani alla partenza, con Liquigas e Lampre unici team di bandiera, tra cui figurano, a parte il già citato Basso, anche Petacchi, Cunego, Oss, Marcato come possibili cacciatori di tappe, oltre al traversetolese Adriano Malori (dorsale n° 168), fresco campione italiano a crono, che correrà il suo secondo Tour, curando anche quest’anno per SportParma.com la sua speciale rubrica via sms da “inviato speciale”.
Il 23enne della Lampre-Isd arriva in Francia con una buona condizione psico-fisica, rafforzata dagli enormi progressi dimostrati in questa prima parte di stagione e dal tricolore vinto una settimana fa in Sicilia. Per tutto il resto sarà lui stesso ad aggiornarci ogni giorno a fine tappa sull’andamento della gara e sulle sensazioni che si respireranno durante queste 3 intense settimane.
Il via, “le Grand Départ”, della Grande Boucle 2011 sarà dato dalla regione atlantica della Vandea proponendo subito una tappa in linea, contrariamente al classico cronoprologo, con il suggestivo Passage du Gois, striscia di terra, sassi e pavè che due volte l’anno viene ricoperta dalla marea, come passerella iniziale e già teatro nel ’99 di una caduta di Zulle che gli costò poi la possibilità di contrastare la vittoria ad Armstrong nel primo dei sette Tour consecutivi conquistati dal texano.
L’arrivo, dopo 191,5 km, è fissato a Mont des Alouettes su uno strappo di 2,2 km al 4,7% dove alcuni velocisti potrebbero essere tagliati fuori dalla contesa finale e che piuttosto strizza l’occhio a finisseur o gente come Gilbert che, in maglia di campione belga, farà di tutto per conquistare la prima maglia gialla del Tour 2011
Questo l’sms di Malori di venerdì sera alla vigilia della partenza: “Ciao, qui tutto bene. Non mi preoccupa il pavè del Passage du Gois, piuttosto mi preoccupa il fatto che ci vorrà l’overcraft!! Anzi prenderò su anche i braccioli, non si mai che cada in mare!! A presto !!”