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Ciclismo

Giro d'Italia, Marzano: La prima è andata. Wiggins non è una sorpresa

Giro d'Italia, Marzano: La prima è andata. Wiggins non è una sorpresa

AMSTERDAM à¢â‚¬â€œ La prima è andata. E già Â  questo è positivo visto che l'importante era partire senza incontrare problemi. Le mi aspettative, come quella della squadra peraltro ..

… che ha visto il nostro Hondo chiudere al 38′ posto e Petacchi al 51′, essendo questa una cronometro, non erano elevate, così ci siamo limitati a cercare di chiudere il meglio possibile la corsa. Personalmente ho chiuso con un tempo di 11’16” (167′ posto) dopo aver gareggiato con le dovute precauzioni, pensando a non cadere e a mantenere energie per le prossime gare, a partire da quella di domani, visto che il tempo non era dei migliori, come non era stato bello del resto nei giorni. Temperatura non elevata, tra gli 8 e i 10 gradi, piogge frequenti, anche se non forti, strade bagnate e scivolose. Sembrava più il giro del Benelux che quello d’Italia…
C’è da dire però che questa vetrina Amsterdam se la merita tutta. Qui c’è molta passione verso il ciclismo, bastava vedere le tante biciclette posteggiate in centro, nonostante il brutto tempo. Tantissimi anche tifosi locali, ma anche un buon numero di turisti italiani, che hanno riempito le strade. La gente ci guardava, ci fotografava e ci incitava dalle transenne. E’ stato bello ed emozionante, un bello spot per il mondo delle due ruote.
Non ero mai stato ad Amsterdam e devo dire che è una bellissima città. Siamo passati di fianco allo stadio, l’Amsterdam Arena, attraverso i ponticelli, le case sull’acqua, molto caratteristiche, come le barche e le zattere che giravano nei canali. Ci hanno vietato di visitare la cosiddetta zona a “luci rosse” ed è comprensibile (!), anche se noi non ci saremmo tirati indietro.
Per quanto riguarda l’esito della gara non sono sorpreso della vittoria di Wiggins: è in ottima forma ed era uno dei favoriti. Bravi i nostri corridori più quotati a fare dei buoni tempi. Restare sulla scia dei primi tornerà utile, già domani quando Petacchi è atteso a una gara da protagonista. Il tratto dell’Amsterdam-Utrecht è di circa 200 km, pianeggiante, sulla carta non difficile nonostante le previsioni del tempo non siano delle migliori. “Peta” è tra i favoriti e ha già battuto gente tipo Greiphel e Farrar, gli avversari più temibili. Lui ci crede, noi “gregari” pure e faremo del nostro meglio per dargli una mano.

Marco Marzano

LA TAPPA DI OGGI: Bradley Wiggins è la prima maglia rosa del 93° Giro d’Italia. Il britannico del team Sky si è imposto nella prima tappa, una crono di 8,4 km con partenza ed arrivo ad Amsterdam. Wiggins ha chiuso con il tempo di 10’18”, precedendo per 2” due corridori della Bmc: lo statunitense Brent Bookwalter e l’australiano Cadel Evans giunti con lo stesso tempo. Primo degli italiani è Marco Pinotti, che si è piazzato al decimo posto; va rimarcato lo splendido 11° posto di Nibali a 10″. Ivan Basso ha chiuso al 37° posto a 23″. Domani è in programma la seconda tappa. Cielo grigio, pioggia intermittente e asfalto intramezzato da pavè reso scivoloso dall’acqua: queste le caratteristiche della prima tappa del Giro d’Italia.

LA 2° TAPPA (Amsterdam – Utrecht, 210 km)

Quella di domani è una tappa molto articolata nell’entroterra di Amsterdam e Utrecht. Prima parte caratterizatta da numerosicambiamenti di direzione per raggiungere le colline di Veenendaal dove si incontrano in rapida successione i due GPM di Kaapse Bossen (49 m) e di Amerongse Bos (70 m) intervallati dal Rifornimento a Leersum (km 94-97). Il rientro su Utrecht presenta una complessità planimetrica inferiore alla prima parte e si conclude per vialoni cittadini a Utrecht in Croeselaan. Ultimi chilometri con vialoni larghi e lunghi rettilinei.

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