A 15 giorni dalla nascita, il nuovo Team Endurancenter Paracycling sta completando il suo organico in vista dell'impegnativa stagione agonistica 2010.
L’UCI e FCI hanno riconosciuto gli atleti disabili come i ciclisti normodotati, consegnando loro il tesserino di professionisti. A Pontetaro questo importante progetto è stato fortemente voluto dal team manager Daniele Zammicheli, che ha accettato questa nuova sfida: ”Finalmente è il giusto riconoscimento come sport reale e non come riparazione ad un disagio sociale. All’estero alcune squadre ProTour e Professional avevano già da diversi anni una sezione dedicata ai disabili e la loro categoria era molto sviluppata. Ora anche in Italia abbiamo varcato la soglia di diffidenza che gravitava attorno a questo movimento e siamo contenti di essere i primi ad aver sposato in pieno questa operazione. Inoltre, in questa categoria ho riscontrato molta più umanità e serenità rispetto a quella dei normodotati, che spesso si piangono addosso ignorando le vere sfortune”.
Tra gli effettivi dell’Endurancenter Paracycling farà parte anche Giorgio Farroni, campione del Mondo a crono e su strada nel 2009 e già bronzo su strada alle Paralimpiadi di Pechino 2008. Il 33enne marchigiano, emiplegico dalla nascita, cioè con metà corpo, la destra, che non può controllare normalmente, sarà una delle tante frecce del neo nato team pronte a centrare gli obiettivi più prestigiosi. Proprio dal 2010 l’UCI ha istituito la 1a edizione della Coppa del Mondo per nazionali, ha incrementato le prove di Coppa Europa e non ultimo, ha sensibilizzato l’attività disabile.
Farroni, pioniere e veterano della categoria con 20 tricolori tra strada, crono e pista, è stimolato da questo cambiamento:”Essere considerati veri e propri professionisti ci fa un enorme piacere, ma soprattutto riduce la forbice tra noi ed i normodotati. A livello federale siamo tenuti molto in considerazione, tant’è che il ranking mondiale tiene conto anche delle nostre medaglie e noi quest’anno abbiamo contribuito alla grande. Il nostro movimento è in netta crescita ed anche gli sponsor si stanno avvicinando, cosa da non trascurare”.
Giorgio Farroni, dopo 8 anni in mountain bike dove ha fatto pratica ed esperimenti dando comunque “spettacolo” nelle gare che disputava, dal ’99 corre su strada con una bici chiaramente modificata:”In realtà ho due bici per due specialità diverse. Una classica senza il freno destro, ma con il sinistro che agisce davanti e dietro ed un’altra chiamata “triciclo” con cui ho vinto il bronzo a Pechino”.
Ha passato momenti dove è stato in parte discriminato, ma ora è considerato un grande personaggio per il suo movimento:”In alcune granfondo ho avuto qualche problema, ma non ci ho fatto caso e mi sono alleno ugualmente. Adesso è tutto diverso. Quest’anno ai Mondiali ho interrotto l’egemonia inglese di Stone che vinceva tutto da 4 anni e punto all’oro alle Olimpiadi di Londra proprio nella tana del lupo”. Il 2012 è ancora lontano, ma intanto c’è da scrivere una nuova storia nel paraciclismo e Daniele Zammicheli, Giorgio Farroni e tutto il Team Endurancenter Paracycling sono pronti a farlo.