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Ciclismo

Doppia sfida contro il tempo per Malori ai Mondiali di ciclismo

Doppia sfida contro il tempo per Malori ai Mondiali di ciclismo

Il countdown sta per ultimarsi: il suo volo è gia atterrato in Olanda giovedì 13 settembre, la valigia è già  disfatta e i percorsi sono già  stati visionati, poi domenica 16 Adriano Malori inizierà  ufficialmente la sua doppia avventura mondiale (la seconda da quando è professionista) a Valkenburg, nel Limburgo.

Dopo 18 anni infatti l’UCI riproporrà la cronosquadre all’interno del programma della rassegna iridata (l’ultima volta fu nel ’94, in Sicilia), ma con una novità: anziché i classici quartetti per nazionali (allora formate però dai dilettanti), stavolta correranno le squadre di club con 6 atleti al via e parteciperanno d’obbligo le 18 formazioni del World Tour più 8 Professional e 7 Continental.

Il 24enne traversetolese sarà così in gara con la sua Lampre-Isd (e i suoi compagni saranno Petacchi, Cimolai, Bono, Pietropolli e Viganò) in una prova di 53,2 km che aprirà la settimana mondiale e che lo testerà soprattutto in vista dell’impegno individuale di mercoledì 19, dove i chilometri saranno 45,7, anche se le due cronometro avranno in comune solo gli ultimissimi chilometri, quelli che dal mitico Cauberg porteranno all’arrivo.

Malori passerà dal body blu-fucsia a quello azzurro nel giro di tre giorni con ambizioni diverse: ”Domenica partiremo per fare il meglio possibile ma sappiamo già che non siamo una formazione così attrezzata come i team che vincono le cronosquadre durante l’anno, nei grandi giri a tappe ad esempio. Credo che possiamo chiudere a metà classifica, mentre per mercoledì il mio obiettivo personale è entrare nei primi dieci e la prova con la Lampre sarà un buon allenamento per saggiare la gamba in acido nel finale di corsa”.

Un risultato che quest’anno è alla portata dell’ex tricolore a crono: ” Ho lavorato in prospettiva per questa gara già nelle ultime settimane, quando ho saputo per certo che avrei partecipato. Alla Monviso-Venezia ho rifinito la forma e stavolta arrivo al Mondiale con ben altra condizione rispetto a quella dell’anno scorso. Allora ero finito, scarico ma qui voglio riscattare sia la prova danese (nel 2011 chiuse al 24° posto a 4’46” da Tony Martin, ndr) che la stagione attuale, perché è poco più che positiva solo per la maglia rosa conquistata al Giro”.

Già, quei giorni di gloria in maggio sembrano appartenere quasi ad un’altra epoca, lontana decenni, anche perché poi Malori ha dovuto ingoiare rospi proprio nelle gare contro il tempo sempre per manciate o inezie di secondi, come agli Italiani: ”Se dovessi compensare quelle sconfitte con un bonus, allora partirei già con un discreto vantaggio da amministrare. Battute a parte, non penso più a ciò che è stato, questa è una crono impegnativa (previsti 3 strappi di circa un chilometro l’uno, con pendenze tra il 5% e l’8%, ndr), che per certi versi può assomigliare proprio a quella degli Italiani. Un pronostico? Azzardo un podio: Martin, perché è un fenomeno, Van Garderen, perché è un percorso che gli si addice e Contador, perché è uscito dalla Vuelta con una super condizione”.

E il “link” per uno sguardo alla prova su strada di domenica 23 è scontato: ”Noi abbiamo una bella nazionale, la migliore che si potesse portare, anche a fronte di tutte le vicende extra agonistiche. Nibali è il nostro riferimento, uno che da garanzie e l’unico che può togliere le castagne dal fuoco alla spedizione azzura, anche se Moser o meglio ancora Ulissi, che è in forma e conosco molto bene, si dovessero trovare là davanti in un gruppetto di cosiddette seconde linee, possono fare uno bello scherzetto a tutti, perché hanno quella sparata o spunto veloce che può fare la differenza. Tuttavia il Belgio ci è superiore, Gilbert, che ha trovato il colpo di pedale giusto, è il corridore ideale per quel percorso, ma è la Spagna la superfavorita: hanno una nazionale fortissima e se non si pesteranno i piedi, per me solo con Contador, Valverde, Rodriguez, Freire e anche Sanchez possono fare una tripletta storica. Loro saranno la squadra-faro, bisognerà capire se le altre nazionali correranno per farli perdere, come è successo alle Olimpiadi con la Gran Bretagna. Al Mondiale si corre con 9 uomini, più facile controllare la corsa, ma anche più facile, per gli altri, far saltare i piani. Sarà un bella lotta”.

Ma ora l’attenzione dei tifosi di Malori sarà concentrata tra domenica 16 e mercoledì 19 settembre, poi per lui sarà tempo di un nuovo volo, nuova valigia e nuova avventura.

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