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Calcio Dilettanti

Serie D, il punto del tecnico Mantelli: Girare a quota 25 punti sarebbe ottimo risultato per il Fidenza

Serie D, il punto del tecnico Mantelli: Girare a quota 25 punti sarebbe ottimo risultato per il Fidenza

Quindici partite giocate e quindici punti. E ora la volata di cinque partite in meno di un mese che separano i borghigiani dal giro di boa. Cinque scontri salvezza che mettono 15 punti in palio. Una serie di partite fondamentali a cui gli uomini di Mantelli arrivano forti del successo e dei tre punti contro la Castellana.

A questo punto del campionato di Serie D, alla vigilia della volata prima delle meritate vacanze natalizie, abbiamo fatto il punto della stagione del Fidenza con il tecnico Alberto Mantelli, all’indomani dell’importante successo con la Castellana e all’indomani del derby con il Fiorenzuola, che precede un “caldo” dicembre.

Mister, finalmente la fortuna vi ha sorriso contro la Castellana…
“Siamo in una costante situazione di emergenza. A una rosa ristretta come la nostra non si possono togliere Checchi, tre ragazzi del ’92 potenziali titolari e Costantino fuori rosa, ai quali domenica si era aggiunto Petrelli squalificato. Però, anche se è vero che il gol è arrivato da un episodio fortunoso, abbiamo dominato una squadra forte e in grande spolvero, che non ha mai tirato in porta mentre noi abbiamo sfiorato almeno quattro volte il raddoppio”.

Però altre volte pur giocando bene siete stati sfortunati: troppo pochi i vostri 15 punti?
“Credo che la squadra abbia giocato meglio rispetto ai punti ottenuti. Contro una squadra come la Caronnese abbiamo giocato a lungo a una sola porta, pagando due giocate dei loro forti singoli, mentre contro Mapellobonate, la gara in cui si è fatto male Checchi, e Pontisola, avremmo meritato di vincere”.

A proposito di Checchi e degli altri infortunati: com’è il bollettino?
“Difficile, salvo miracoli, rivederli prima del 2012. Checchi deve ancora ricominciare a correre. Io spero di riaverlo prima della fine dell’andata ma non ci conto troppo. Stesso discorso per Ferrari, che è ancora fermo, Valentini, che torna tra i 20 giorni, e Camara”.

E cos’è successo con Costantino?
“Andrà via. E’ stato preso per fare la differenza ma non è andata così, e troppo spesso l’ho visto svogliato. Questa è una cosa che non posso accettare: la “fame” ci vuole sempre”.

Così si torna sul mercato: cosa ha chiesto alla società?
“Un centrocampista titolare e un attaccante che possa giocare si con che al posto di Checchi, che segni nella categoria. Sono consapevole che sarà dura ma il campionato dura 38 giornate. Rinforzi in difesa? Tre acquisti sono tanti per una società come la nostra, e sono soddisfatto del rendimento dei miei giocatori”.

Di Borchini è soddisfatto?
“E’ un giocatore di grande qualità che però arriva da un anno senza giocare e non può avere i 90 minuti delle gambe. Con una rosa più ampia potrebbe essere più utile, in questa situazione, in cui è il 12-13esimo uomo, gioca tanto, si affatica presto e non riesce a dare il maglio”.

Questione tattica: il 4-2-3-1 con Liverani alto ha portato due vittorie. Lo riproporrà?
“Penso di si, Liverani in quella posizione può sfruttare meglio le sue doti da crossatore con tranquillità, senza spremersi troppo in difesa. Poi è chiaro che dipenderà da chi avrò a disposizione”.

Veniamo al presente: domenica si va a Fiorenzuola…
“Una sfida salvezza tra due squadre che lotteranno fino alla fine, reduci da buoni risultati. E’ presto per definirla così, ma è una sfida un po’ drammatica. Da noi ci sono diversi ex (Piva, Liverani, Pizzelli e Rosi ndr), ma anche loro sono molto motivati. Partita da 1×2”.

Poi altri quattro scontri diretti con Gallaratese, Pro Piacenza, Aurora Seriate e Darfo Boario: quanti punti vi servono per essere soddisfatti?
“Premesso che non considero il Pro Piacenza una squadra da semplice salvezza ma un gruppo con giocatori esperti e di categoria competitivo, le altre sono gare con squadre che hanno più o meno in nostri punti. Noi puntiamo al massimo, cinque vittorie, ma in un campionato dove la salvezza è a quota 46-47 credo che portarne a casa 10 girare a 25 non sarebbe male. Nel girone di ritorno poi qualcuno, in primis il Carpenedolo, dove uno come Torresani non è andato per caso, si rinforzerà”.

Negli scontri diretti contro le squadre sotto i 20 punti il Fidenza ha perso solo con il Gozzano. E’ un dato confortante?
“Mah… contro Carpenedolo e Pontisola potevamo fare meglio. La stessa partita con il Gozzano la vincevamo fino a 5 minuti dalla fine. E penso che il Gozzano sia una squadra molto attrezzata, che ha speso cinque volte quello che abbiamo speso noi in estate ma ha solo un punto in più. Del resto, a parte appunto Gozzano, Pro Piacenza e Alzano, ora sotto i 20 punti, le altre se la giocheranno fino alla fine con noi per restare in Serie D”.

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