"Un inizio che peggiore non si può: una Fulgor per lunghi tratti inguardabile cede in casa alle Garda Cartiere, che sbancano con pieno merito il Palasport. ….
… E pensare che i trentini non hanno fatto nulla di trascendentale. Ci hanno messo intensità, organizzazione e cuore in difesa, e gioco di squadra in attacco. Ingredienti ampiamente sufficienti per strapazzare una Siram francamente imbarazzante”. A scriverlo il sito ufficiale della società borghigiana.
Nonostante il buon inizio, con un parziale di 6-2 nei primi minuti, la squadra di Ghizzinardi si smarrisce e Riva sale in cattedra chiudendo il primo quarto sul 15-22.
Nel secondo quarto la Fulgor prova a reagire con un buon Micevic accorciando le distanze, ma gli ospiti non ci stanno e ristabiliscono il divario per il 31-37 che precede l’intervallo.
In apertura di secondo quarto è il giovane play Poluzzi, con due canestri di fila, a scavare un solco pesante: 34-46. La prima tripla di Nanut ci riporta sotto (40-48), ma la difesa della formazione gardesana continua a lavorare sodo: per due volte di fila siamo costretti ad andare al tiro della disperazione con Lorenzetto. Un antisportivo su di un canestro di Agostini dà l’illusione della rimonta, ma sprechiamo sia il libero che il possesso aggiuntivo. Le Cartiere vanno così all’ultimo intervallo sul 42-50.
Un divario che si mantiene costante fino al 54-63 finale, un punteggio che fa male perchè arriva contro una diretta concorrente per la salvezza.
Finisce 54-63, tra il giustificato tripudio della panchina e dei tifosi rivani presenti. Una vittoria che, in chiave-salvezza, vale davvero doppio.
Da salvare tra le fila dei padroni di casa Patrick Nanut, 19 punti, con 8 rimbalzi e 8 falli subiti, e Agostini, con 8 punti, 4 rimbalzi e 4 falli subiti in 19 minuti di gioco.