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Calcio Serie A

Ripresa, i dubbi di giocatori e medici

Ripresa, i dubbi di giocatori e medici

“C’è chi dice no” cantava Vasco Rossi nel lontano 1987. Questa volta a dire no sono i giocatori e i medici del calcio professionistico. L’ultimo protocollo presentato dalla Figc al Governo (ieri), il quale deve essere completato con alcune modifiche, contiene delle disposizioni che “appesantiscono” le responsabilità dei medici delle singole squadre in vista di una possibile ripresa della serie A. Sull’argomento si è espresso Enrico Castellacci (nella foto), responsabile sanitario dell’Italia campione del mondo nel 2006 e presidente dell’associazione medici del calcio: “Abbiamo già allertato i legali della nostra associazione – ha spiegato ai microfoni di Radio Punto Nuovo – perché facciano le loro osservazioni dopo aver letto i protocolli. Ho già ricevuto molte lettere di colleghi che minacciano le loro dimissioni in caso non venisse rivista la questione della responsabilità, che diventa una responsabilità penale. Bisogna nominare dei medici competenti, che vanno associati ai medici del calcio nel rispettare le linee guida, perché è una situazione difficile da valutare con molta attenzione”.

L’altro fronte del no è quello di una parte dei giocatori di serie A, i quali reputano la ripresa del campionato, con 2-3 partite da giocare ogni settimana, un rischio troppo alto.
“Sono contrario alla ripresa – ha spiegato nei giorni scorsi il difensore del Brescia Daniele Gastaldello – A Brescia tutti siamo stati toccati, tutti noi conosciamo qualcuno che ha subito la tragedia sulla pelle, abbiamo scoperto quanto poco basti per rovinare una famiglia. E poi non ci sono neanche i presupposti, non ci sentiamo sicuri. Ci chiedono di riprendere ad allenarci e di tornare in campo subito, concentrando dodici partite in un mese e mezzo: è ingiusto, ne va dell’incolumità di tutti i giocatori. Sì, abbiamo paura. Siamo esposti, tutti, non solo noi calciatori, ma magazzinieri, fisioterapisti, massaggiatori. Tutti a contatto, inevitabilmente”.

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