Intervenuto telefonicamente ai Rai Sport il direttore sportivo del Parma Daniele Faggiano ha parlato del difficile momento che sta vivendo il calcio e il Parma.
“A Parma la situazione non è buona, non è mai stata buona. Forse l’avevamo sottovalutata tutti e adesso siamo preoccupati. Sento parlare di date che non saranno mai rispettate, per me era meglio non parlare e costruire qualcosa per il futuro”. Poi Faggiano torna a parlare del “famoso” Parma-Spal a porte chiuse: “Per colpa di qualcuno che non ha saputo gestire la situazione nei precedenti 15 giorni. Non solo le istituzioni del Governo, ma soprattutto chi poteva vigilare meglio e conoscere la situazione”. Intanto tutti i giorni leggiamo e sentiamo svariate ipotesi sulla ripresa del campionato di serie A: “Il problema non è tanto ripartire, ma finire. Dovesse poi ammalarsi qualcuno? Dobbiamo partire quando si può e dove si può, uniti in qualsiasi decisione. Senza poi lamentarsi o fare carte bollate”.
Sull’ipotesi di giocare ad agosto, Faggiano riporta l’esempio della sua precedente esperienza a Trapani in serie B: “Ho fatto il direttore sportivo del Trapani e ci siamo ritrovati, con 40 gradi, a giocare tante partite di domenica alle 15.00. Si può giocare col caldo, come hanno fatto il Trapani o il Palermo. Cambieremo le abitudini, magari ci saranno stop ogni 20 minuti, ma sarà solo un cambio di abitudini”.