Il casting degli attaccanti si è ridotto a tre nomi: Balotelli, Inglese e Pavoletti. Tutte le altre piste sono tramontate, anche perché Caputo e Pinamonti si sono accasati altrove, firmando contratti sostanziosi con Genoa e Sassuolo.
Piste che il Parma ha inseguito fino ad un certo punto, perché ha preferito concentrarsi su su altre soluzioni, sicuramente più esose, a partire da quel Mario Balotelli (28 anni, svincolato) che il presidente Pizzarotti insegue dalla passata stagione. La trattativa di quest’estate è ferma alle richieste del procuratore del giocatore, Raiola, il quale chiede cifre astronomiche (circa 4 milioni a stagione); il Parma si è spinto ad offrire la metà, più bonus in base ai gol e alle presenze. Sul giocatore è forte il pressing di Fiorentina e Brescia, un dettaglio che comunque non fa schizzare in alto il prezzo dell’affare, perché al momento nessuna delle contendenti è arrivata a soddisfare le richieste del giocatore.
L’altra pista porta a Napoli: Roberto Inglese (27 anni). Un giocatore che conosciamo benissimo, che offre ampie garanzie, soprattutto per il gioco di mister D’Aversa. Il Napoli chiede 25-30 milioni e potrebbe inserirlo come contropartita tecnica in una-due operazioni di mercato (con l’Atalanta). Il Parma sta cercando di abbassare il prezzo (sotto i 20 milioni) e ottenere un dilazionamento su più anni. Operazione difficile ma non impossibile, senza sottovalutare la volontà dello stesso giocatore che lo scorso anno a Parma si è trovato molto bene, infortunio a parte. Sulle tracce di Inglese ci sono Fiorentina, Bologna e Atalanta. E’ dura. Ma il nome di Inglese è in cima alla lista di Faggiano il quale con i partenopei ha rapporti ottimi (anche con il Bari, sempre di proprietà De Laurentis), vedi i rinnovi di Sepe e Grassi (a breve l’ufficialità), oltre ai tentativi per Rog e Ounas.
Il terzo nome è quello di Leonardo Pavoletti (30 anni). Altro profilo di sicuro affidamento, perfetto per il 4-3-3 di D’Aversa. Il Cagliari lo valuta intorno ai 12 milioni, ma non ha ancora deciso se privarsi di un attaccante che nell’ultima stagione, tra campionato e Coppa Italia, ha segnato 18 gol (16+2).
Come per Inglese, il problema non è l’ingaggio (contratto quadriennale), bensì l’accordo con i rispettivi club di appartenenza. Pavoletti costa meno, circa la metà, ma ha 3 anni in più di Inglese. E anche in questo caso sulle sue tracce c’è la Fiorentina, oltre all’Atalanta.
Il mercato è in evoluzione e tutto può succedere.