Al Memorial Samorè stessa finale di sette giorni fa al torneo di Bologna: Faenza, padrone di casa, contro Parma. E identica sorte.
Una sfida infinita che vede quasi sempre le romagnole primeggiare. Dal primo minuto in campo per le gialloblù Zara, Franchini, Halman, Ajanovic e Micovic. Al Lavezzini manca ancora Summerton, in panchina in vesti borghesi, mentre per Faenza le assenti sono Adriana, Bandini ed Erkic. Anche lei in panchina e precauzionalmente non utilizzata.
L’inizio della contesa è estremamente equilibrato e si va avanti punto a punto. 14 a 13 è il primo parziale con 11 punti di una scatenata Ines Ajanovic che mette a segno anche una tripla allo scadere dei primi 10 minuti. Stessa sorte pure nel secondo quarto che si fissa sul 29 pari. E i punti della serba, al primo anno a Parma, diventano 17 con 19 minuti giocati. Peccato che per Ajanovic i punti resteranno quelli sino al termine. In avvio di ripresa subito quarto fallo di Prystupa e per Faenza che, gioca in pratica con sette elementi solamente potrebbe essere un problema. Parma, invece, dal canto suo alterna con sapienza le sue portatrici di palla: Zara, Screen, Micovic, Bestagno e Franchini. Il tecnico Michelini lascia in campo per 32 minuti le tre giovani di Parma: Pieropan, Narviciute e Bestagno appunto. Per loro tanta esperienza per crescere nel tempo.
Qui il Lavezzini prova ad allungare grazie soprattutto a Zara e Screen e va sul più sei a tre minuti e mezzo dalla terza sirena. Ma non capitalizza le occasioni che gli capitano ed all’inizio dell’ultimo quarto si parte dal 40 a 42 per le ragazze di coach Michelini. Sono parecchi gli errori da una parte e dall’altra. Halman fra le parmensi e Robert fra le faentine sono le più grandi delusioni della giornata sino a questo momento. La francese di Faenza però diventerà determinante nel finale. Lo dimostrano i pochi punti siglati. Ajanovic fallisce il più semplice dei contropiedi e Faenza sorpassa (48 a 44), ma mancano ancora più di sei minuti. Tutto è quindi ancora possibile. Michelini è costretto a chiamare un minuto di sospensione. Il match è ancora equilibrato, ma ora sono le bianco-blù a condurre e lo faranno con merito sino alla fine perché le ducali non segnano più.
L’appannamento psico-fisico fa la differenza. Per Faenza domenica prosima è già aperta la stagione con la finale di Supercoppa con Taranto. Parma ha ancora una settimana in più di preparazione da sfruttare. Il derby dell’Erreà, sponsor tecnico di entrambe le formazioni, termina quindi 59 a 55 ed il bel trofeo scultoreo rimane nella bacheca del PalaMokador. Ma la prova di Zara e compagne è comunque da lodare per impegno. Domenica 18 ottobre sarà nuovamente Parma – Faenza, ma questa volta al PalaCiti sarà per i due punti. Si giocherà, infatti, la seconda giornata di campionato.
Nella finalina che assegnava il terzo stallo del podio il Geas Sesto San Giovanni, battuto ieri dal Lavezzini per 84 a 69, ha sopraffatto la Liomatic Umbertide per 79 a 62 (39-39). L’appuntamento è ora per sabato e domenica prossimo al PalaCiti per il 9° Memorial Pallavicino/Corradini – 4° Trofeo Cantarelli.