Un’altra giornata all’insegna dell’incertezza, tra una dichiarazione e l’altra, tra speranze e intrighi. Alla fine Alessandro Matri è ancora del Sassuolo. Il braccio di ferro con il Parma continua, senza che le due società riescano a trovare una soluzione economica sulla valutazione del cartellino del giocatore 33enne. Un’impasse che rischia di far saltare tutto, tant’è che ieri sera a Milano il ds Faggiano, Matri e il suo entourage hanno cercato di sbrogliare la matassa, ma sensa grandi risultati. Il Sassuolo sembra inamovibile: “Matri partirà alle nostre condizioni, altrimenti resterà con noi”.
Oltre al problema economico (il Parma non vuole pagare il cartellino di un giocatore in scadenza, ma si accollerebbe i 900mila euro di stipendio), c’è un’altra questione e riguarda il mercato in entrata del club del presidente Squinzi: in poche parole, se il Sassuolo non trova un sostituto (Pavoletti è l’obbiettivo primario ma il Napoli chiede troppo) Matri resterà in neroverde.
Il problema è che alla fine del mercato mancano due giorni e non c’è tempo da perdere, altrimenti il rischio è quello di rimanere senza un vice Calaiò, come successe nell’ultima sessione del mercato invernale. Proprio per questo motivo, il Parma spetterà altre 24 ore poi dovrà abbandonare definitivamente la pista Matri e provare a imbastire qualcos’altro, nella speranza di trovare la soluzione giusta in meno di 48 ore. Difficile, molto difficile, l’affare Matri si complica con il passare delle ore, sebbene il giocatore stia cercando in tutti i modi di convincere il Sassuolo a lasciarlo partire.