Vince ma non convince ed esce tra i fischi. Il Leitmotiv è sempre lo stesso. Un paradosso che non può durare a lungo e che dovrebbe far riflettere tutti, perché questo Parma non riesce proprio a decollare. Problemi di varia natura che scandiscono un avvio di stagione pieno di perplessità. Il Parma batte il Mantova 1-0 con un gol di Baraye, il secondo consecutivo; vittoria ottenuta con due soli tiri nello specchio della porta, roba da rabbrividire. Il gioco latita, il lancio lungo è una pericolosa costante, anche se il gioco palla a terra e ritmi sembrano in leggero miglioramento. Il Mantova non ha demeritato e ha costruito 3-4 nitide palle gol, neutralizzate con grande tempestività da Zommers, il migliore in campo insieme all’attaccante senegalese, il quale continua a bisticciare con un ruolo che non gli appartiene minimamente. E questo è uno dei tanti problemi con cui convive il Parma, perché la sensazione pàù che fondata è che il Parma non riesca proprio ad interpretare (come da manuale del gioco del calcio) il modulo 3-5-2. Poche sovrapposizioni, decine di cross sbagliati, un centrocampo sempre in affanno nella fase difensiva (Corapi è l’unico interdittore) e una difesa che finalmente non subisce reti ma sbanda sempre e comunque.
Il quadro generale è questo e giustifica i fischi a fine gara. Fischi che non cancelleranno mai la quinta vittoria stagionale, tre punti che si spera possano contribuire ad accrescere l’autostima e la mentalità da grande squadra. Senza questi elementi sarà dura puntare alla vetta della classifica.
(Foto by Giovanni Padovani – Parma Calcio 1913)