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Futuro Parma: l’eterno dualismo

Futuro Parma: l’eterno dualismo

In principio fu Ghirardi/Leonardi contro la Figc e l’Uefa, poi Ghirardi contro Taçi, a seguire Corrado contro Piazza, oggi Parma Calcio 1913 contro Magico Parma. Un anno di dualismi. Ma anche battaglie legali, comunicati, conferenze, annunci, ritirate, notai, avvocati e tutto il resto. Dualismi che fino ad oggi hanno prodotto solo illusioni e speranze, ma anche terribili delusioni come il fallimento di tutte le trattative con i curatori fallimentari che, secondo alcuni esperti del Foro, avrebbero potuto fare molto di più per rendere più appetibile la società. Ad ogni modo, il presente è incredibilmente simile al passato, seppur con tutte le differenze del caso: due mesi fa il Parma era in serie A, oggi è in serie D (forse). Meandri profondi e oscuri da cui si può solo rinascere. Già, ma con chi? Il Parma degli imprenditori parmigiani e dell’azionariato popolare, o la cordata della famiglia Corrado? Dualismi che sconvolgono la mente di migliaia di tifosi, anche se la sensazione diffusa (in città) è che in fondo al traguardo, in un ipotetico arrivo al fotofinish (l’ennesimo), potrebbe spuntarla la società “Parma Calcio 1913”, forse perché più radicata sul territorio e con un progetto sportivo più innovativo (e partecipativo). Ma anche Magico Parma ha un programma ambizioso, da non sottovalutare, perché fatto da professionisti, sebbene non si conoscano i dettagli (altro fattore penalizzante); oggi ha presentato alla Figc la domanda di affiliazione, potendo disporre anche dell’autorizzazione del Comune per l’utilizzo dello stadio Tardini. Un dettaglio di non poco conto, che si aggiunge ad un altro particolare interessante: è stato il presidente federale Tavecchio, mesi orsono, a spingere Corrado nelle trattative per l’acquisto del Parma.
L’attesa sta per finire, alla fine sarà la stessa Figc a prendere una decisione e far fuori una delle due cordate, decretando una volta per tutte un vincitore. L’amico Corrado o la parmigianità di Barillla e Co.?

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