Il crac Parma è solo l’inizio, non avevamo dubbi. All’orizzonte un uragano è pronto ad abbattersi sul calcio italiano. “Solo tre club potrebbero iscriversi alla prossima serie A” ha svelato ieri sera il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis, il quale ha aggiunto: “Me lo ha confermato Tavecchio, così non si può andare avanti”. Parole che dovrebbero azzittire, speriamo definitivamente, tutti i finti moralisti che da qualche mese a questa parte stanno “occupando” forum e siti internet, gettando fango sul Parma e su tutto il sistema. In realtà quando si parla di Parma (recente) sarebbe meglio sostituire il nome della città con quello di Ghirardi e Leonardi, i due principali responsabili dello scatafascio.
Al di là di questo aspetto, che è sempre bene ricordare, le parole di De Laurentis riaprono una ferita mai guarita e riportano a galla i problemi congeniti del sistema calcio italiano. Un sistema che fino a ieri ha taciuto e si è chiuso gli occhi davanti agli scempi compiuti dalla coppia Ghirardi-Leonardi, condivisi da gran parte degli addetti ai lavori del Parma )dirigenti e giocatori) sperando in un miracolo che mai sarebbe potuto arrivare.
In questo clima da “default” Corrado e Piazza stanno cercando di acquistare il Parma, una delle tante squadre italiane ricoperta dai debiti, ma al momento l’unica ad essere fallita ufficialmente.