Incertezze, una montagna di indiscrezioni, strani silenzi, ultimatum e bilanci in rosso. Sembra di essere tornati indietro di qualche anno, all’era pre Ghirardi (Sanz e Valenza). Oggi come allora il futuro del Parma è avvolto nel mistero, tra trattative reali e presunte per la cessione del pacchetto di maggioranza, a quanto pare una condizione indispensabile risanare le casse della società, soprattutto in vista delle scadenze di metà mese (stipendi, fornitori ed altro). Ghirardi ha deciso di vendere, più per esigenza che per disaffezione, anche se le due cose vanno a braccetto. Ma lo vuole e lo deve fare in tempi brevissimi, entro una settimana, altrimenti dovrà reperire i soldi necessari per coprire i costi. Alla porta c’è sempre il petroliere albanese Rezart Taci che, secondo quanto svelato oggi in esclusiva dal giornalista di Sport Medisaset, Claudio Raimondi, avrebbe già sottoscritto un accordo preliminare sulla base di 25 milioni di euro (“in questa cifra c’è ovviamente l’impegno di Taci ad accollarsi le scadenze più imminenti, quelle relative agli stipendi – spiega Raimondi – che ammontano a 13 milioni di euro e che hanno una data limite precisa, il 17 novembre, per evitare penalizzazioni in classifica”).
Nelle ultime ore, però, la trattativa avrebbe subito una frenata: Taci avrebbe chiesto un’indagine più approfondita sui conti del Parma Fc e questo comporta un ulteriore ritardo, almeno un paio di giorni. Ghirardi e l’imprenditore albanese sono in contatto da settembre: due mesi di trattative, di telefonate ed email, fino ad oggi. Nel fine settimana Taci dovrebbe incontrare di persona il presidente Ghirardi e solo allora si capirà se l’affare potrà andare in porto. Certo è che il comportamento del petroliere albanese è molto simile a quello tenuto in altre precedenti trattative per rilevare club di serie A, vedi Bologna, Genoa e Varese. Resta defilata, invece, la posizione dell’imprenditore romano Francesco Becchetti. Al momento, infatti, non esiste una trattativa vera e propria ma una semplice richiesta di informazioni.
L’attesa cresce, l’incertezza pure.
(Nella foto l’imprenditore albanese Rezart Taci)