La prima di trentotto puntate. Un film lungo e avvincente,lontano dai profumi milionari di Inghilterra, Germania e Spagna. La Serie A è ai nastri di partenza, il menù 'nostrano' ci propone Cesena-Parma, un derby regionale, pieno di insidie e punti interrogativi, soprattutto sul fronte mercato.

Vale il discorso di sempre, partire bene è di buon auspicio per il prosieguo del campionato, anche se lo scorso anno la squadra di Donadoni fece fatica a trovare la quadratura del cerchio, dal punto di vista tattico e dei risultati.

Servirà lo sforzo di tutte le componenti, squadra, tecnico, società e tifosi, per ripetere l’ultima magica stagione. A proposito di tifosi: il Parma è tra le poche società a registrare un incremento di abbonati (seppur lieve) rispetto allo stesso periodo della passata stagione.

Impossibile nascondere tutto il resto: un concentrato di problemi e situazioni pendenti che devono rimanere fuori dal rettangolo di gioco, e soprattutto fuori dalla testa dei giocatori. Questa è una stagione estremamente delicata e piena di trabocchetti.

Calciomercato (squadra ancora da completare, soprattutto a centrocampo dove mancano un paio di giocatori di spessore), il ricorso al Tas di Losanna, Ghirardi sempre dimissionario, il prossimo Cda, la società in vendita, e tutto le conseguenze del caso. E per fortuna è rientrato il caso Cassano.

Il Parma, dunque, riparte da qui: rabbia e ambizioni sulla stessa liena di partenza. Potenzialmente è un mix esplosivo.

Per il resto la serie A 2014-15 che il Parma si appresta ad affrontare non è molto diversa dalle ultime stagioni. Sono cambiati presidenti, dirigenti, Ct e allenatori, ma al momento la sensazione è che non sia cambiato niente. D’accordo, è ancora presto per esprimere giudizi. Allora auguriamoci che questo sia l’anno della rinascita di tutto il sistema calcio; sebbene, aggiungiamo per dovere di cronaca, il livello di fiducia e credibilità stia rasentando lo zero. Buon campionato a tutti.