GENOVA. Gol e spettacolo. Genoa-Parma finisce 2-2 ed un inno al bel gioco. I crociati centrano il quarto risultato utile consecutivo dopo una partita piena di sussulti, prima in svantaggio (1-0) e poi in vantaggio per 2-1.
Parma al quarto posto in classifica, in piena zona Champions League; il sogno continua. I gol sono stati segnati da Palacio, Palladino e Biabiany (doppietta). Per l’attaccante francese sono i primi gol in serie A e la soddisfazione è doppia. L’unico neo della partita è stato il litigio tra i due presidenti, Preziosi e Ghirardi, al termine dei 90 minuti. “Vergognati” ha urlato il numero uno rossoblu al patron del Parma. L’oggetto del contendere? Pare il cartellino di Troest. Vecchie ruggini.”Gli ho dato una mano quando era in serie B ma non sono stato ricambiato” ha spiegato Preziosi che a fine gara ha litigato anche con Panucci.
Torniamo alla partita: bella e avvincente, sia nel primo che nel secondo tempo, grazie anche ai sistemi di gioco adottati dai due tecnici: 3-4-3 per Gasperini (Amelia è l’escluso eccellente), 4-3-3 per Guidolin. In difesa si rivede Paci al posto di Dellafiore, a centrocampo torna Galloppa, in attacco Lanzafame e Antonelli a supporto di Biabiany. Le assenze di Bojinov, Mariga e Paloschi non si sono fatte sentire, anzi sembra che questa squadra renda di più nei momenti di difficoltà. Autorità, carattere, corsa, pressing, difesa ordinata e giocate di prima sono state le armi gialloblù che per lunghi tratti hanno messo in difficoltà l’avversario. Le fasce sono state determinanti e non è una novità, considerando i moduli delle due squadre.
Il primo gol lo segna il Genoa al 14′ con Palacio che brucia Lucarelli (ingenuo) e perfora Mirante con un tiro di destro. Passano 22 minuti, il Genoa sbaglia due ottime occasioni con Palladino (bravo Mirante), e i crociati acciuffano il pareggio con Biabiany che è lesto a saltare Moretti e freddo nel segnare l’1-1 a tu per tu con Scarpi.
Ad inizio ripresa Gasperini prova e mescolare le carte inserendo Floccari al posto di Palacio, ma la mossa non porterà molti frutti. E’ il Parma a comandare le danze: Antonelli si divora una facile occasione a porta quasi vuota (invece di tirare in porta preferisce crossare). Poi al 14′ arriva il vantaggio gialloblù, sempre con Biabiany, il quale buca la difesa del Genoa in contropiede e finalizza alla perfezione un assist di Lanzafame (tra i più attivi). Il gol consiglia a Guidolin di arroccarsi in difesa e di coprire ulteriormente le corsie esterne; dentro Castellini e Lunardini, oltre ad Amoruso (al posto di Biabiany, infortunato). Il Genoa spinge come un forsennato e al 21′ trova il pareggio con Palladino grazie ad un sinistro rasoterra da fuori area che coglie impreparato Mirante. Passano pochi minuti e al Genoa viene annullato un gol per fuorigioco di Sculli (molto dubbio. Le immagini tv non danno ragione all’arbitro). A due minuti dalla fine Zaccardo fallisce il colpo del possibile 3-2: cross dalla sinistra di castellini e colpo di testa che sfiora la traversa di pochissimo. Finisce 2-2. Risultato giusto e applausi da parte del marassi. Il Parma continua a volare.
GENOA – PARMA 2 – 2
Marcatori: 14′ Palacio, 36′ pt e 14′ st Biabiany; 21′ st Palladino
GENOA (4-3-3): Scarpi; Rossi, Moretti, Bocchetti, Criscito; Mesto (dal 34′ st Tomovic), Milanetto, Juric; Palacio (dal 1′ st Floccari), Sculli (dal 40′ st Crespo), Palladino. (Amelia, Fatic, Zapater, Modesto). All. Gasperini.
PARMA (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Panucci, Paci, Lucarelli; Dzemaili, Morrone, Galloppa (dal 38′ st Lunardini); Lanzafame, Biabiany (dal st 16′ Amoruso), Antonelli (dal 28′ st Castellini). (Pavarini, Zenoni, Dellafiore, Budel). All. Guidolin.
ARBITRO: Brighi di Cesena
NOTE. Giornata grigia, terreno in discrete condizioni, spettatori 26.000, angoli 5-1 per il Genoa. Ammoniti: Bocchetti, Galloppa, Paci, Juric, Antonelli, Lanzafame per gioco scorretto. Recuperi: pt 0′, st 5′.
LITE PREZIOSI – GHIRARDI. E PANUCCI: “TI SPACCO LA TESTA”
Al triplice fischio finale il presidente del Parma Tommaso Ghirardi si è avvicinato a Enrico Preziosi (presidente Genoa), ma questi gli ha intimato di andarsene: “Vattene o ti prendo a calci, ti devi vergognare per quello che hai fatto”. Ghirardi non è stato da meno, perché andandosene urlava al collega: “Hai rubato dei soldi, sei tu che hai problemi con la giustizia, non io”. Il dissapore tra i due nasce dall’affare Magnus Troest, che secondo Preziosi il Genoa avrebbe comprato perché Ghiraldi lo chiedeva come un piacere, non riuscendo a fare fronte agli impegni economici. L’accordo comprendeva, poi, il riscatto da parte del Parma, una volta tornato in Serie A. E invece la società gialloblù avrebbe ignorato la cosa.
Non finisce qui: “Ti spacco la testa”.Fuori dagli spogliatoi c’è stato un concitato faccia a faccia tra Panucci e Preziosi. A fare la parte del leone, a quanto si è potuto vedere e sentire da oltre le barriere che delimitano la mixed zone, è stato il savonese, trattenuto a fatica da un carabiniere, con altri giocatori del Parma coinvolti nella rissa accennata. Si è sentito Panucci gridare più volte all’indirizzo di Preziosi: “Ti faccio una faccia come un pallone. Ti spacco la testa con uno dei tuoi giocattoli, impara a parlare italiano”.