Non è una crisi di identità , ma i risultati parlano chiaro: il Parma non vince dal 6 gennaio (Parma-Palermo 2-1) e nel girone di ritorno ha 'collezionato' solo tre pareggi. I sogni europei sono andati in naftalina. Domenica al Tardini arriva il Torino di Ventura …
… che ha una precisa identità tattica, il 4-2-4, a differenza del Parma che invece da inizio stagione alterna sempre due moduli tattici (4-3-3 e 3-5-2). Ma se nel giorone d’andata l’alternanza aveva portato ottimi risultati, nel giorne di ritorno il giocattolo si è inceppato, decisamente.
Nelle prime otto partite del girone di ritorno Donadoni ha utilizzato quattro volte il modulo 4-3-3 (contro Napoli, Fiorentina, Milan e catania) e quattro volte il 3-5-2 (contro Juventus, Chiele modifiche a partita in corso. Scelte che il più delle volte sono state dettate dall’atteggiamento tattico degli avversari. Risultato: tre punti in otto partite. Squadra senza una precisa identità tattica e con grosse difficoltà in zona gol.
Il modulo a tre punte dovrebbe tornare d’attualità in vista della sfida con il Torino e il tridente offensivo dovrebbe essere composto da Sansone, Amauri e Biabiany. Intanto dall’infermeria arrivano poche ma positive notizie: Mirante e Paletta sono tornati ad allenarsi con il gruppo, a differenza di Coda (terapie), Mariga (differenziato) e Santacroce (differenziato). Diversi i ballottaggi: Rosi-Benalouane, Mesbah-Gobbi e Strasser-Marchionni.