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Parma Calcio

Chivu: «Prova di coraggio». Vanoli: «Poca lucidità, divento matto»

chivu e vanoli in parma torino
©Foto: Lorenzo Cattani

Il post partita di Parma-Torino (clicca qui per le pagelle) nelle parole dei due allenatori, Chivu e l’ex Vanoli, oltre a Vogliacco, dalla sala stampa dello stadio Tardini.

CHIVU «I subentrati hanno dato qualcosa in più, sono entrati bene, capendo il momento. Mi complimento con loro, i cambi sono importanti. Devono portare energie nuove e lo hanno fatto bene. Sappiamo le qualità di Hernani, bisogna gestirlo perché non vogliamo perderlo da qua alla fine. Deve migliorare la condizione, ci può dare tanta qualità e può fare la differenza anche con la capacità di calciare i piazzati.
Non possiamo andare in campo pensando di non perdere ma in certe situazioni bisogna accettare lo sviluppo della partita. Se penso alla ripartenza subito al novantesimo mi viene la pelle d’oca, bisogna saper gestire i momenti. Ma mi fa piacere la voglia vista nel cercare di andarla a vincere. Poi Pellegrino ha corso ottanta metri per coprire e recuperare, questa è la voglia che voglio vedere. Bisogna attaccare e saper poi correre con decisione all’ingresso.
Dominio nella ripresa? Bisogna migliorare in tutto, abbiamo a disposizione giocatori che possono fare questo tipo di partita. Abbiamo varie soluzioni, profondità, struttura fisica. A centrocampo abbiamo giocatori che contrastano ma hanno anche palleggio. Dobbiamo migliorare e aggiungere la convinzione di potere e dovere fare meglio.
Parma più offensivo? Dipende dal momento della partita. Possiamo migliorare nel coraggio, palleggiare di più e trovare soluzioni. Abbiamo scelte nel palleggio e anche in verticale, avendo dei velocisti. C’è da migliorare, ma per la mia esperienza servono coraggio e autostima, questo un po’ ci manca. Ma la prova di carattere di oggi ci darà convinzione e entusiasmo. Questo li aiuterà ad avere la possibilità di dominare una partita.
Possiamo migliorare tanto, i dettagli fanno la differenza in entrambe le fasi. Abbiamo margini di miglioramento, bisogna prestare più attenzione sulle piccole cose che fanno vincere la partita. Vedo però determinazione e voglia di lavorare, questo mi fa piacere.
Io esco con tanta stima dei miei ragazzi. Un gruppo giovane che ogni giorno dimostra di voler migliorare, muover la classifica e mantenere la categoria. Possiamo migliorare nel coraggio e nell’approccio della gara, esser più lucidi e cercare qualche giocata in più. C’è bisogno di autostima, fa piacere vedere questa reazione.
Pellegrino? Siamo tutti contenti, lo abbiamo visto in queste due settimane e mezzo. Ha voglia e applicazione, vuole migliorare e esser determinante. I due gol sono la conseguenza di un lavoro ben fatto, con fiducia. Poi si può sbagliare ma l’importante è come si entra in campo, non solo il giorno della partita ma durante la settimana. Il risultato arriva da un atteggiamento corretto in settimana.
Esalterei la prova di carattere dei ragazzi. C’è stata voglia di mostrare le qualità che questi ragazzi hanno. Nel primo tempo ho visto un po’ di ansia, forse la classifica pesa un po’, ma io voglio vedere una squadra che ha il coraggio di osare e provare la giocata. Il carattere però è stato determinante per recuperare, abbiamo acceso lo stadio e il pubblico è stato meraviglioso, ci ha dato una grande mano. Chi è entrato dalla panchina ha dato una grossa mano. Voglio vedere però più coraggio, che ti permette di dare qualcosa in più per fare punti».

VANOLI «Ripresa da presuntuosi? Non è giusto dire presuntuoso. Sul gol, se ti metti a zona, può capitare non avendo tutti i giocatori da un metro e novanta. Il calcio d’angolo è stato battuto molto bene, sicuramente serviva un po’ di malizia nel non guardare solo la palla ma anche l’uomo. Ma la rabbia è sul retropassaggio che ha regalato il calcio d’angolo. Un segnale di poca lucidità, questo non lo voglio. Stavamo vincendo, questo mi fa diventare matto, avevamo la partita in pugno. Bisognava solo gestire meglio quei momenti. Su questo dobbiamo crescere. Stavano alzando il ritmo, bisogna esser furbi a spezzare la gara, le partite si vincono anche così. È stato bello però vedere come i ragazzi hanno cercato la vittoria, noi avremo motivazioni fino in fondo, senza guardare la classifica.
Pellegrino? Oggi nel calcio non si può avere effetto sorpresa. È entrato a Udine, sapevamo fosse un giocatore fisico e bravo in area. Bisogna capire come marcare una persona e va fatto velocemente. Questo ci manca e mi sono arrabbiato con Coco perché l’ha fatto girare. Non andava fatto girare, è forte in quello. Sappiamo che dobbiamo lavorare con Coco su questo e lo faremo.
ornare a Parma è sempre un’emozione, ringrazierò sempre questa società. Mi hanno preso in Serie B facendomi giocare in una squadra di campioni, fino a portarmi in nazionale. Abbiamo vinto trofei importanti a Parma, facevo pochi gol ma son stati importanti. Ho visto quanto il Tardini ha trasportato il Parma, in un momento di bisogno. Questo è bello».

VOGLIACCO «Dispiace perché ci tenevo a contribuire ad aiutare la squadra, soprattutto era un gol quasi già fatto. Sono contentissimo del fatto che siamo cresciuti mentalmente. Abbiamo dimostrato di essere attenti e concentrati verso l’obiettivo. Cambio di rotta? Sì, ci stiamo lavorando tanto, perché bisogna leggere le azioni e il gioco. Dispiace perché nel primo tempo potevamo chiudere l’occasione del gol. Ci stiamo lavorando tanto, perché una squadra che deve salvarsi deve essere brava nel commettere più falli, sempre in maniera sportiva.
Dobbiamo accelerare, ma la fase difensiva va fatta da tutta la squadra e tutti stanno lavorando. Una squadra che si deve salvare deve percepire il pericolo. Stiamo sempre concedendo qualcosa in meno e stiamo migliorando.
C’è fiducia perché ho visto uno spirito da squadra vera. Siamo sempre stati forti nei singoli, ma uniti possiamo raggiungere l’obiettivo. Tutti si mettono a disposizione per il bene della squadra, con il mister lavoriamo tanto anche fermandoci al campo e vedendo molti video. Però dobbiamo ancora migliorare».

 

(In copertina, gli allenatori Paolo Vanoli e Cristian Chivu in Parma-Torino 2-2 – ©Foto: Lorenzo Cattani/SportParma)
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