"Nelle ultime stagioni, non sono riuscito a trovare la continuità Â . La fiducia è per un portiere una cosa molto importante, quella che sto trovando qua al Parma sto cercando di ripagarla con le prestazioni in campo.
La differenza col passato è che qui riesco ad allenarmi al massimo tutti i giorni.” Queste le parole del portiere del Parma, Antonio Mirante, che spiegano i motivi del suo ottimo inizio di stagione. Poi il Napoli: “Mazzarri è un allenatore che prepara molto bene le partite, che studia l’avversario e cerca di individuarne i punti deboli per poi sfruttarli. Sono sicuro che guarderanno con attenzione le nostre partite precedenti.”
Se parliamo di fantacalcio, lei è uno dei giocatori del Parma con la media voto più alta. Come valuta questo particolare classifica?
“E’ una cosa che fa piacere. Penso però che sia tutta la squadra a mantenere un rendimento alto e costante. Contribuire ai risultati che stiamo ottenendo è un qualcosa che mi dà sicurezza, mi rende orgoglioso. Mi sento stimolato a fare meglio”.
La settimana scorsa, insieme al suo preparatore, aveva provato una situazione simile a quella poi verificatasi allo scadere della partita con la Fiorentina, in cui si è reso protagonista di una grande parata. Ha ricordato questo episodio dopo il suo intervento?
“Non mi è venuto in mente, ma devo dire che con il mio preparatore proviamo molto le situazioni di gioco. Quindi è anche merito suo se in gara riesco a fare qualche parata in più”.
Si è sentito come un attaccante che segna il gol decisivo?
“Mi sono sentito come un difensore che salva la propria porta e che fa il suo dovere. Sarebbe stato un peccato pareggiare la partita a dieci secondi dalla fine, dopo una così bella prestazione”.
La concentrazione è una caratteristica fondamentale per un portiere, come si riesce a mantenerla alta per tutto l’incontro?
“Mantenere alta la concentrazione è la caratteristica più difficile da acquisire per un portiere. E’ questa la caratteristica che contraddistingue i portieri delle grandi squadre. E’ molto difficile farsi trovar pronti dopo lunghe pause, ci si deve allenare anche su questo con un preparazione specifica per migliorare”.
Lei è nato in provincia di Napoli, ha sensazioni particolari per questa vigilia?
“Ho molti amici che tifano Napoli, ma mi sto vivendo questa vigilia in maniera serena. Fa un certo effetto giocare contro il Napoli, ovviamente, ma non c’è la tensione del tifoso o cose simili. Dopo il fischio d’inizio sarà un incontro come gli altri”.
Alla luce degli infortuni delle ultime ore, che partita si aspetta domenica?
“Abbiamo una rosa molto ampia. Abbiamo qualche infortunio, ma chi subentrerà vorrà ben figurare. Fino ad oggi chi è entrato ha fatto molto bene, dimostrando che in questa squadra chi gioca meno spesso è al livello di chi gioca”.
Con il nuovo allenatore il Napoli sembra essersi rigenerato. Lei conosce Mazzarri, come pensa abbia lavorato?
“Mazzarri è un allenatore che prepara molto bene le partite, che studia l’avversario e cerca di individuarne i punti deboli per poi sfruttarli. Sono sicuro che guarderanno con attenzione le nostre partite precedenti”.
In una recente intervista, l’ex portiere del Parma Luca Bucci, ha espresso un pare molto positivo su di lei. Quanto può aver influito l’aver trovato a Parma un ambiente sereno e un posto da titolare?
“Nelle ultime stagioni, non sono riuscito a trovare la continuità. Sono molto contento di ricevere i complimenti da un grande portiere come Luca. La fiducia è per un portiere una cosa molto importante, quella che sto trovando qua al Parma sto cercando di ripagarla con le prestazioni. La differenza col passato è che qui riesco ad allenarmi al massimo tutti i giorni per migliorare”.
Chi teme di più degli attaccanti del Napoli?
“Tutti stanno parlando di un Quagliarella che sta attraversando un periodo buio. Credo che non sia così, ho visto la sua ultima partita e mi ha fatto una buona impressione. Quagliarella è un attaccante da temere perché è capace di colpi imprevedibili. E’ un giocatore da Nazionale, un grande campione”.