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Parma Lecce 1 2 23a giornata Serie A 2024 2025 il saluto tra i due tecnici Marco Giampaolo e Fabio Pecchia

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Pederzoli: «Nessun provvedimento». Giampaolo: «Noi freddi e riflessivi»

©Foto: Lorenzo Cattani

Pederzoli: «Nessun provvedimento». Giampaolo: «Noi freddi e riflessivi»

Dalla sala stampa dello stadio “Tardini”, le parole a caldo dei protagonisti al termine del match Parma-Lecce, terminato per 1-3 in favore dei salentini (clicca qui per le pagelle).

Nel consueto appuntamento di confronto con i giornalisti, si è presentato l’allenatore ospite Marco Giampaolo. Per i crociati ha parlato il direttore sportivo Mauro Pederzoli.
Le dichiarazioni raccolte per SportParma.com durante la conferenza post partita.

PEDERZOLI «Pecchia a rischio? Assolutamente no: la mia presenza è perché, in una serata amara come questa, ci sembrava giusto come club essere qui per spiegare. Sgombriamo subito il campo da ogni dubbio. Nessuna decisione nell’aria.
Che fosse uno scontro diretto era indiscutibile, la classifica parla troppo chiaro. Le squadre lo hanno interpretato a loro modo: il Lecce ha vinto ed evidentemente ha fatto le cose meglio di noi. Ma non credo che il Parma abbia peccato da questo punto di vista: i ragazzi hanno fatto una partita serie. Va accettato. Dobbiamo mettercela alle spalle e tornare a lavorare.
Mercato? Mancano tre giorni e sono tanti, ma è anche vero che abbiamo già fatto parecchio. La squadra è cambiata: siamo alle prese con infortuni. Saremo vigili e attenti. Sul mercato abbiamo preso anche giocatori abituati al calcio italiano, è chiaro che un po’ di tempo di adattamento ci vuole. L’obiettivo di tutti i mercarti è rinforzare la squadra e migliorare certe posizioni. Poi gli infortuni e le squalifiche non ti danno una mano.
Contestazione? Spero che non rompa. Chiaro che l’amarezza dei tifosi è la nostra e il rispetto nei loro confronto è assoluto. Noi dobbiamo dare e non chiedere. So l’amore che c’è per questo club e ho imparato ad apprezzarlo, sono sicuro che saranno pronti a darci una mano.
Ritiro? Non riteniamo ci siano in presupposti. Lavoriamo con serietà e andiamo a Cagliari.
Soliti errori? Ogni partita fa storia a sé. Questa squadra ha delle caratteristiche, positive e negative: io credo ci sia il lavoro e lo sforzo di tutti per migliorare. Questa sconfitta segue quella di Milano che era stata una prestazione che aveva stupito e gratificato un po’ tutti. Non lo so.
Scossa? Un gruppo giovane, che lavora bene e con impegno, secondo me ha bisogno di continuare a lavorare e sentire fiducia e convinzione da parte del club: questa è la strada che vogliamo percorrere.
L’alibi degli infortuni sarebbe facile parlarne: ne abbiamo avuti tanti, ma anche gli altri ne hanno avuto. Fa parte del gioco. bisogna esser pronti a reagire. La sconfitta di Milano ha lasciato il segno? Anche questo è difficilissimo da dire, certamente è stata pesantissima per come è maturata. Poi stasera è venuta fuori questa partita qua: però fatico ad accettare la definizione di squadra senz’anima.
I punti sono punti ovunque vengano fatti, il nostro obiettivo è salvarci, chiaro che sarebbe meglio avere numeri diversi negli scontri diretti. I punti fatti hanno dimostrato che possiamo competere a tutti i livelli: speriamo di migliorare questo dato già dallo scontro diretto di Cagliari».

GIAMPAOLO «Bisogna aver coraggio: è un mestiere bellissimo, ma non puoi esimerti dall’avere coraggio e responsabilità. Scontro diretto, partita pesante anche dal punto di vista della classifica che potrebbe aver avuto ripercussioni. Paradossalmente non siamo stati frenetici, ma abbastanza freddi e riflessivi. La squadra ha fatto bene: C’è un bel pezzo di strada da fare. lavoriamo anche sull’aspetto mentale, dico sempre ai miei di giocare con coraggio e ultimante la squadra sta facendo bene nonostante qualche ruolo scoperto e le assenze. La vittoria ti dà sprint e autostima e penso sia meritata. Il Lecce ha bisogno di tutti i suoi giocatori perché ho detto ai miei che non giochiamo in undici ma ci sono tutti che devono dare il proprio contributo. Ho chiesto ai miei di giocare e divertirsi e credo sia stata la partita giusta per esprimere questo concetto».

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