Massimo Paci, ex bandiera crociata, è tornato ospite al webshow di SportParma “PARMATALK” per l’intera durata della 14ª diretta stagionale (clicca qui per vederla), nella quale si è parlato del pareggio casalingo contro il Venezia.

Piuttosto severo, riguardo l’1-1 contro i lagunari, il giudizio del difensore che nel Ducato, fra 2006 e 2011, collezionò, 137 presenze (con 6 gol, 2 assist e 11.473′ giocati): «Credo siano due punti persi. Quando giochi in casa contro il Venezia, in Serie A, devi vincere, perché poi in altri campi, dove i punti sono difficili da prendere, queste partite sono fondamentali. Credo sia una questione di mentalità, vedo la squadra impaurita: non riesce a essere continua per 90′. La squadra può far meglio di quello che sta facendo ora, ma non è un discorso tattico. È vero che in questo momento è un po’ remissiva, però molte squadre che giocano in questa maniera spesso vincono. Il Parma deve crescere ancora». E ancora: «Le dinamiche che ci sono dentro lo spogliatoio sono difficili da capire. Vedere una squadra sbagliare tutti quei passaggi non è una questione tecnica, ma piuttosto mentale: il Parma deve riuscire a migliorare in maniera veloce e sta facendo un po’ fatica. Ma ha le potenzialità per uscire da questa situazione. Ci sono squadre peggiori del Parma in questo campionato».
Paci ha commentato anche la classifica attuale, che vede la squadra di Pecchia con un risicato +1 di margine sulla zona retrocessione: «Il Parma deve trovare equilibrio e iniziare a giocare meglio. Poi, è facile mettere sotto altre squadre. Quando arrivò a Parma, Ranieri cambiò la mentalità e noi iniziammo a vincere: le altre squadre, quando vedevano che il Parma risaliva, avevano paura. Il Parma deve risalire più che guardare le altre squadre».

Il momento di impasse dei gialloblù – ha ribadito l’allenatore marchigiano, classe ’78 – ha origine più nella testa che non nelle gambe dei giocatori. «Va fatta una premessa: tutte le squadre che vanno dalla B alla A o fanno subito benissimo, arrivano a metà classifica e poi gestiscono o fanno fatica a trovare equilibrio. Il Parma deve trovare equilibrio. Le difficoltà fanno parte della normalità. La preparazione fisica non so se è un problema, ma non credo. Ci sono tante squadre, che ottengono risultati, che lavorano come dei forsennati in settimana, come il Napoli di Conte, e tante altre che lavorano meno, come le squadre di Ranieri: noi a Parma con Ranieri facevamo pochissimo. Credo sia un problema di mentalità: la squadra va in campo con un filo di paura che non permette di performare al 100%. Il Parma ritrovare quel giusto atteggiamento e quel giusto stato d’animo che ti fa giocare tutte le partite per 90’».

In tema di difensori, si è parlato anche del nuovo arrivato Alessandro Vogliacco, volto noto a mister Paci che, seppur per poco tempo, lo aveva allenato nell’estate 2021, in Serie B, al Pordenone: «Il difensore centrale è cruciale in una squadra, perché dà la base mentale e la consistenza difensiva alla squadra. Quando hai un difensore centrale “cattivo” e forte la squadra prende carattere. Vogliacco lo conosco, ho fatto la preparazione con noi a Pordenone: è un buonissimo giocatore, ha caratteristiche difensive. È bravo con i piedi, nella marcatura, nell’aggressività e nel colpo di testa; è un leader nello spogliatoio, anche se è giovane. È una buona persona: porterà positività nello spogliatoio. Il mio giudizio su Alex Vogliacco è positivo: sono contento che sia arrivato a Parma».

L’ex tecnico di Teramo, Pordenone, Pro Vercelli e Pro Sesto, attualmente svincolato e in cerca di una panchina («Vorrei trovarla anche in corsa, ma fin qui non ci sono stati i presupposti. Sono consapevole di fare la gavetta, ma ne sono consapevole. Affronto questo momento con la giusta calma»), è entrato nel merito anche del caso Dennis Man: «Cosa direi a Man? La mente fa la differenza. Guardate Ranieri a Roma: tatticamente ha fatto poco; fisicamente cosa può aver fatto in poche settimane? Eppure i giocatori sono nello stato d’animo giusto. Le difficoltà che il campionato presenta al Parma l’importante è che non mettano paura. La situazione di Man è abbastanza complessa, ma il giocatore non sta rendendo perché non è sereno, non tanto perché è messo in campo nella maniera sbagliata. Non lo darei mai via, può fare la differenza e potenzialmente, se riesce a trovare l’equilibrio fisico-mentale, può dire la sua in questo campionato».

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