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il difensore Mathias Johan Fjortoft Lovik Parma Calcio nella conferenza stampa di presentazione 15.1.2025 scaled

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Løvik: «Parma, imparo subito l’italiano. Cannavaro il mio idolo»

©Foto: Lorenzo Fava

Løvik: «Parma, imparo subito l’italiano. Cannavaro il mio idolo»

È stato il giorno del velkomst da parte del Parma Calcio al primo acquisto del mercato invernale. Mathias Johan Fjørtoft Løvik è stato presentato alla stampa locale in conferenza.

L’ex terzino sinistro del Molde si è fatto conoscere, presso il “Mutti Training Center” di Collecchio dove l’ex Molde si allena da sette giorni precisi, raccontandosi ai giornalisti locali. Un bel sorriso, poche parole ma decise, l’espressione di chi vuole trasformare un sogno in una concreta realtà. Tante buone speranze, che andranno poi confermate con le prestazioni sul prato verde del “Tardini”, dove in passato ha giocato l’idolo calcistico del nuovo arrivato: Fabio Cannavaro.

Il 21enne norvegese ha parlato anche della sua posizione naturale in campo, dell’impatto con il campionato di Serie A e del connazionale-predecessore John Arne Riise da cui vorrebbe trarre ispirazione.

Di seguito le dichiarazione rilasciate da Suzuki durante la conferenza stampa, a cui eravamo presenti anche noi di SportParma.

L’ARRIVO A PARMA «Per me è un grandissimo onore essere in questa società così grandiosa: è un sogno che si trasforma in realtà. Sono onorato di poter difendere i colori della squadra»

IDOLO DI SEMPRE «Un difensore: Cannavaro. Quando ero ragazzino mi sono state regalate due magliette. La prima di Cristiano Ronaldo, la seconda di Cannavaro. So che ha giocato anche qui, lo ammiro moltissimo».

PRIMA PANCHINA «Il mio primo match in Serie A contro il Genoa è stato in panchina, è stata positiva. ANcher se la partita non è andata come ci aspettavamo. Il contorno, l’atmosfera sono state bellissima. Atmosfera molto esaltante ».

TEMPO DI ATTESA «Intanto voglio iniziare dall’apprendere la lingua: comincio la lingua proprio oggi pomeriggio. L’italiano è una lingua molto bella. Quanto mi ci vorrà per adattarmi è difficile da prevedere, ma cercherò di farlo nel modo più rapido possibile».

LE ASPETTATIVE «Parlare di aspettative è un po’ difficile. Giocare in un campionato così importante è un grande onore ed è altrettanto piacevole farlo per una squadra come il Parma. Aspettative personali? Dare il meglio di me stesso e vincere più partite possibile».

RUOLO PREFERITO «A casa ero abituato a giocare terzino sinistro nel 3-4-3, credo di poter rendere al meglio in questo ruolo. Mi piace anche attaccare. Quindi, un ruolo che mi consenta di fare anche questo: perché no?».

FROM NORWAY «La stagione in norvegia è abbastanza diversa: arrivo dalla pausa delle vacanze natalizie. Mi sento bene. Anche le prove fisiche hanno dato esito positivo. Mi sento un bel carico di energia, molte di più di quelle che avevo prima delle vacanze natalizie».

PRIMATO GEOGRAFICO «Onorato di essere il primo norvegese di questo club: mi piacerebbe contribuire ad aumentarne la storia. Mi ricordo grandissimi giocatori come Cannavaro, Thuram, Crespo: mi piacerebbe diventarlo anch’io. Vedremo come andranno le cose».

LA SERIE A «È uno dei 5 campionati maggiori. La qualità è molto elevata: io ho giocato anche in Europa, ma ritengo che load Serie A sia una bella sfida. La mia aspettativa è di divertirmi e di crescere. E, perché no, diventare uno dei grandi in questa serie».

IMPATTO CON PECCHIA «Pecchia capisce la mia necessità di adattarmi. Mi è chiaro quello che si aspetta sul campo e fuori dal campo. Abbiamo già iniziato fuori dalla sessione di allenamento, per 15-20 minuti, a vedere alcuni aspetti tattici per capire le posizioni migliori in cui farmi giocare».

PUNTI DI FORZA «Mi sento pronto per la Serie A, per combattere per la squadra, per vincere. I miei punti di forza? Velocità e corsa fluida sono due punti di forza. Mi vedo un po’ come un giocatore moderno, che ama dribblare, che sa attaccare. Mi piacerebbe fare una buona impressione sui tifosi, mettendo in mostra le mie qualità».

GENITORI CALCIATORI «I miei genitori sono molto orgogliosi di avere un figlio in A. Vero che mamma e papà giocano, ma non a livelli alti. ».

IL PRECEDENTE DI RIISE «Ricordo Riise che ha giocato tantissime panchine in Premier League e nella Roma: è stato un grande terzino, è una fonte d’ispirazione per me. Ma il focus è solo su me stesso».

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