Impattare con la Serie A2 incontrando le grandi del campionato, con la responsabilità della regia di squadra. L’alzatrice ventiduenne del Terre Verdiane Volley, Giulia Budini, la quale, nella passata stagione si esprimeva in Serie B2 a Reggio Emilia, domenica scorsa, …
… al PalaPratizzoli di Fidenza, contro il Pomì Casalmaggiore, sostituendo la palleggiatrice titolare Elisa Moncada, infortunata alla caviglia destra, ha giocato la sua seconda partita intera in Lega Pallavolo Serie A Femminile, partendo titolare.
In precedenza, le era capitato di rimpiazzare la compagna, in recupero da un intervento chirurgico al ginocchio destro, alla prima giornata, al debutto di Novara, contro l’Igor Gorgonzola.
Per testare una categoria che non conosceva, di due livelli superiori a quanto era abituata fino a pochi mesi fa, si è trovata a fronteggiare i due avversari più forti e quotati di tutto il torneo.
“Per certi aspetti è stato meglio, perché così non ho sentito troppa pressione addosso e ho giocato con naturalezza e disinvoltura. Credo, rispetto al debutto di Novara, di essere migliorata, di essere cresciuta abbastanza, soprattutto in sicurezza” – ammette la Budi, mentre si prepara per sostenere l’allenamento pomeridiano, con il ricordo amaro di un tre a zero casalingo subito senza aver frecce al proprio arco per difendersi e contrattaccare (solo otto, di cui le tre giovanissime Under 19, a disposizione di coach Marco Botti), a causa di una sfortuna sfacciata e imprevedibile, dalla quale non si sa più cosa attendersi ancora, essendosi ormai inventata ogni avversa contingenza.
Così il primo set è stato un catastrofico 25 a 7 (finora il punteggio più basso di tutta la A2 2012/2013), da cui, però, si sono avute le risorse per reagire immediatamente nel tempo successivo.
“Con il Pomì era un risultato segnato in partenza, perché loro sono candidate alla promozione diretta. Con le nostre defezioni dell’ultima ora di Giulia Decordi e di Luciana Do Carmo, lo è stato ancor di più. Con la nostra formazione un po’ più al completo, magari avremmo potuto cercare di approfittare del loro momento attuale, in cui si affidano più alle singole grandissime individualità, perché come collettivo sono un po’ sotto tono rispetto ai loro abituali standard. Nel primo set abbiamo pagato il nostro morale a terra per le due improvvise assenze e il rodaggio di un sestetto – racconta Giulia Budini riavvolgendo il nastro dell’incontro – praticamente nuovo, mai provato, con Giulia Genovesi titolare quando non se l’aspettava, la quale ha carburato in corso d’opera, e Costanza Manfredini opposto, la quale, pur avendo la classe e i numeri per giocare in questa posizione, era da tempo che non la testava. Era un tipo di assetto che in settimana non avevamo per nulla allenato, era improvvisato. Nonostante questo ostacolo, nel secondo parziale, conclusosi 25 a 22, abbiamo preso confidenza e fiducia e siamo venute fuori bene, malgrado fossimo in queste condizioni di piena emergenza. Nella terza frazione siamo calate un po’ in difesa e in ricezione e abbiamo subito il loro ritorno”.
Lei, come ha rivelato, non si è emozionata più di tanto e spiega in che modo e su quali binari ha impostato la sua partita, seguendo anche le direttive dello staff tecnico.
“Personalmente ho cercato di sviluppare un gioco che fosse il più semplice possibile. Non è bastato, purtroppo, perché il Pomì ha un muro efficace, molto prominente, con una palleggiatrice come Stefania Corna, la quale sfrutta la sua altezza per murare e lo fa molto bene. E’ stato così difficile passare” – illustra Giulia, alla quale vanno elargiti i complimenti per quel filotto di fast vincenti confezionate con la centrale Federica Fornara nel secondo parziale, una delle note più positive della prestazione verdiana. A proposito manifesta la sua soddisfazione:”Sono contenta per quelle belle azioni in veloce che siamo riuscite a realizzare con la Fede, fruttando un bel pacchetto di punti. E’ stata una bella sintonia tecnica”.
Elementi che, sicuramente, faranno parte di quel fagotto di considerazioni consegnato al gruppo del TVV da coach Marco Botti al termine della partita.
“Il nostro allenatore, seppur, come tutti, non fosse contento per la situazione degli infortuni e per il risultato, – fa sapere la Budini – ci ha fatto i complimenti per quanto abbiamo saputo mostrare in quel secondo set e ci ha detto che ognuna di noi da questa gara ha avuto una lezione che ci servirà per il prosieguo della stagione“.
Il tragitto che il Terre Verdiane Volley, ora, ha davanti a sé, prima di Natale, è costellato da tre partite, due in trasferta, a Sala Consilina e a San Casciano, e una sul parquèt del PalaPratizzoli contro il Sigel Pallavolo Marsala.
“A Sala Consilina, con il Puntotel che ci precede in classifica di una posizione e cinque lunghezze, inizia un trittico in cui dovremo cercare di fare più punti possibili, per poi prepararci a un girone di ritorno, con l’anno nuovo, dopo l’ultima d’andata, il giorno di Santo Stefano, a Pavia, da affrontare, si spera, con tutta la rosa finalmente disponibile, nel cammino verso la salvezza. In Campania, domenica, sarà una sfida complessa – analizza la palleggiatrice – perché la gran parte delle squadre di Serie A2 si equivalgono, perché dobbiamo fare i conti con la nostra infermeria, con la speranza che la Deco e Luciana recuperino, perché il Puntotel ha un gioco omogeneo, perché nel loro palazzetto, piccolo, angusto e basso, è arduo giocare. Per questo motivo, in settimana, ci stiamo allenando solo a Fontanellato, per provare a giocare in un impianto con dimensioni simili a quello salese”.
Per Giulia Budini, tra l’altro, sarà il primo appuntamento, nel sestetto titolare, con una contendente che non è una grande.