La gara di ritorno degli ottavi di finale di Coppa Italia, la settimana precedente, aveva fornito giuste indicazioni. Costanza Manfredini è già in forma campionato, con tutti, o quasi, i suoi colpi. Nel debutto del Terre Verdiane Volley allo Sporting Palace di Novara, contro la superfavorita Igor Gorgonzola, domenica scorsa, Manfredini è stata la migliore della formazione parmense.
Quindici punti realizzati, di cui quattro a servizio (tre di questi nel set d’avvio). Una percentuale offensiva del 50%, praticamente identica a quella della top scorer dell’incontro, la monumentale capitana novarese Valeria Rosso.
Grimaldello principale, con le sue battute potenti e precise, imitata dalle compagne Giulia Budini e Valentina Anbeta Rania, del primo splendido e vittorioso tempo verdiano.
“Sono contenta di come ho iniziato. Sono soddisfatta, certo, ma potevo sbagliare meno, perché i miei errori li ho fatti sia in attacco che a servizio, dove, è vero, ho fatto quattro ace, ma pure altrettanti sbagli. Il primo parziale, domenica, a Novara, è stato esaltante per tutte e quante le mie socie di squadra, non solo per me, con quelle tre battute vincenti e – spiega la Manfredini – quel poker di realizzazioni in fase offensiva. Eravamo messe male in campo con tutte quelle defezioni, con la Deco a fare la centrale in emergenza, per il risentimento muscolare di Chiara Lapi, e il nostro capitano, Anbeta Valentina appena rientrata da un infortunio, ma siamo state ugualmente superlative”.
Il motivo di quell’apertura magnifica è da ricercare esclusivamente nel profondo piacere e amore che lei e le sue compagne nutrono nei confronti della pallavolo, interpretata come un divertimento prima ancora che come una professione.
Ascoltare le ragioni di Costanza è musica: “C’erano le condizioni ambientali giuste. Al nostro entusiasmo di squadra si è aggiunto il fattore emotivo del campo e del pubblico di Novara. Stupendi. L’ideale per questa disciplina sportiva. Adatto alla pallavolo l’impianto e gente che di pallavolo sa e apprezza i tifosi. Esaltarsi, in un contesto così, di fronte a un avversario più forte di te, è un attimo. Come basta poco per rientrare nella norma. E’ bastato che le ragazze dell’Igor si rimettessero in sesto, con tutte le loro qualità, per metterci davvero sotto, rispettando il divario tecnico che esiste con loro, favorite per la promozione”.
Senza alcun eccessivo rammarico per il risultato di sconfitta:”Ci abbiamo provato, non tanto a vincere quanto a portare a casa un punto dallo Sporting, andando al tie break, che per noi valeva una vittoria, ma loro sono state attente. Se fossimo state al completo, chissà … Noi, contro i grandi club, dobbiamo giocare così, in scioltezza, e tentare di incassare più parziali e più punti in classifica possibili. Per noi, però, le gare da vincere assolutamente sono altre”.
Il pensiero galoppa già a domenica prossima, alla prima partita casalinga di campionato, contro il Cedat 85 San Vito, squadra del medesimo livello.
“Mi auguro che il PalaPratizzoli di Fidenza sia pieno come in Coppa, per divertirci insieme. Stavolta vogliamo vincere. In ballo non ci sono soltanto i tre punti in graduatoria, ma c’è molto di più. E’ una sfida – annuncia la Manfre – che ha tanti significati, al di là della pura e fredda matematica da classifica, per un gruppo che deve ancora molto lavorare tecnicamente, ma che è unito e lo vuole gridare al mondo con una prestazione di sostanza, dopo aver vissuto una settimana particolare”.
Il messaggio incorporato è limpido, avvertito e porta con sé un motto, che si declina in “difendiamo la nostra allegria !!!”.