Decisiva la sconfitta in gara2 (4-2) maturata per una serie di errori al settimo inning. Non cambia molto la sconfitta anche in gara3 (4-3). Parma va a quattro partite di distacco da Nettuno con sei partite da disputare
Un’illusione. Il Cariparma doveva essere perfetto per tentare di sgretolare l’utopia. In gara 1 lo è stato, in gara 2, invece, gli errori difensivi hanno consegnato gara2 al Nettuno con lo stesso punteggio (4-2) con cui Parma si era imposto venerdì sera dando un colpo definitivo alle speranze di playoff. Non sarebbe servito a molto vincere in gara3 dove invece è arrivata un’altra sconfitta di misura (4-3). L’inning chiave è il settimo di gara2. Il punteggio era sul 2-2. Parma era andata sul 2-1 al terzo grazie ad un triplo con punto battuto a casa di Desimoni e allo squeeze di Ugolotti. Burlea era stato tolto al quinto (4bv, 4bb, 2so) per far posto a Clerici in leggera fase calante (2rl, 3bv, 1bb, 1so) ma è stata la difesa a dare il colpo di grazia. Sambucci assiste sulla schiena di Bergolla il bunt di quest’ultimo, poi con corridori agli angoli Scalera prova a fare l’out a casa, vanamente. La difesa va totalmente in panne appena salito Cicatello. G. Mazzanti batte su Scalera che tocca il cuscino poi assiste in prima per chiudere il doppio gioco ma lo fa male, Ambrosino va per tre e anche il tiro di ritorno di Sambucci verso Scalera è impreciso così che l’esterno nettunese può completare il giro delle basi. Su D’Amico, rilievo di un buon Hernandez (6rl, 6bv, 1bb, 7so), Parma abbozza un tentativo di rientrare in partita all’ultimo attacco. Arrivano i singoli di Marval e Machado, intervallati dal kappa su Sambucci, ma né Scalera né Leoni riescono a farli girare per casa.
In una poco influente gara3, Nettuno sfrutta l’inizio difficile di Giovanelli segnando tre punti al primo attacco con due valide e due basi ricevute. Tre punti pareggiati al quinto battendo due valide ma con la complicità della difesa avversaria. Nettuno in vantaggio al cambio campo su un deficitario Rivera che con due out fa un colpito e concede tre basi per il punto automatico. Il ricorso a Pizziconi è ormai tardivo. Non succede più nulla sino alla fine.