Il San Marino si è imposto anche nella terza gara del weekend superando in rimonta il Parma Clima con il risultato di 7 a 3. I ducali si sono portati in vantaggio per 3 a 0 al primo inning grazie ad un fuoricampo di Alberto Mineo ma poi si sono spenti in attacco e hanno pagato l’ormai consueta difficoltà dei lanciatori di rilievo. La concessione da parte di Rondon di un fuoricampo da quattro punti a Federico Celli ha definito le sorti di un match rimasto lungamente in bilico.
Il Parma Clima si è presentato in campo con una formazione inedita. Mineo si è schierato in prima base con Monello catcher e Astorri battitore designato. L’assenza di Noel Gonzalez ha portato al ritorno di Joseph in seconda e di Battioni in terza base. La linea degli esterni è stata formata da Desimoni, Poma e Flisi con Pablo Guillen sul monte di lancio. Nel San Marino da registrare l’assenza di Angulo, il ritorno di Ferrini in seconda base, lo spostamento di Lino nel ruolo di battitore designato e la presenza di Rosales nel catcher box. Lanciatore partente Carlos Quevedo.
La partita è iniziata con le eliminazioni di Desimoni e Astorri ma poi sono arrivati i singoli consecutivi di Joseph e Luis Gonzalez e, soprattutto, il fuoricampo da tre punti con il quale Alberto Mineo ha regalato un cospicuo vantaggio iniziale alla propria formazione. Pablo Guillen ha iniziato il proprio lavoro con decisione ed ha chiuso le prime due riprese concedendo due soli arrivi in base – singoli di Ericson Leonora e di Epifano – e con i prestigiosi strikeout ai danni di Batista e Lino.
Il San Marino ha trovato il primo guizzo al terzo inning. Di Fabio ha aperto la frazione con un singolo in campo opposto e Batista ha fatto correre un brivido lungo la schiena della panchina parmigiana alzando una lunga volata che è però finita nel guanto di Desimoni. L’azione della squadra di Bindi non si è esaurita: Ferrini ha spinto Di Fabio in seconda con un singolo e Celli ha prodotto il punto del 3 a 1 con una valida a destra. Il 3 a 2 si è materializzato poco dopo con una corta battuta di Lino sulla quale la difesa ducale non è riuscita a perfezionare un possibile doppio gioco.
Al risveglio delle mazze di casa è corrisposto lo spegnersi di quelle del Parma Clima, vittima dei lanci di Quevedo nel terzo e nel quarto inning da tre soli battitori nel box. Ben più pericoloso l’attacco del San Marino che al quarto inning ha costretto la panchina del Parma Clima ad avvicendare Guillen con Matteo Bocchi in situazione di corridori in prima e seconda base e due out. Bocchi ha riempito i sacchetti con una base per ball a Batista ma è riuscito a preservare il vantaggio grazie ad una solida giocata difensiva di Joseph. Bocchi ha superato indenne anche il quinto inning contro il cuore dell’attacco del San Marino limitandosi alla concessione di una base per ball a Lino.
A inizio sesto il San Marino ha sostituito Quevedo (dieci out consecutivi per chiudere la propria prova) con Fernando Baez. Il rilievo spagnolo ha iniziato con un out ai danni di Joseph ma poi ha visto arrivare salvo in prima Luis Gonzalez al termine di un’azione molto contestata dopo un cambio di decisione da parte della terna arbitrale. Baez non si è scomposto ed ha chiuso la frazione con due out contro Mineo e Monello.
La partita si è decisa alla sesta ripresa. Bocchi ha subito un singolo interno e poi ha sbagliato l’assistenza in seconda sul bunt di sacrificio di Rosales. Con corridori in prima e seconda base e nessun eliminato è stato chiamato sul monte Rondon che ha fallito il compito di mantenere il vantaggio lanciando quattro ball consecutivi a Di Fabio posizionato per il bunt e altri quattro a Batista per il punto automatico dal 3 a 3. Un’eliminazione a casa base di Joseph ha creato l’illusione di poter mantenere il risultato di parità ma pochi istanti dopo Celli ha esploso una violenta legnata a destra che si è trasformata nel Grande Slam che ha segnato il match.