Problemi economici. O meglio, problemi di stipendio. E di rinunce pesantissime.
Fino a poche ore fa Medhi Benatia, 33 anni, sembrava ad un passo dal Parma tant’è il giocatore marocchino aveva le valigie pronte per tornare in Italia, dopo aver trovato un accordo lampo con il Parma che gli proponeva un contratto di un anno e mezzo, scadenza giugno 2022, a cifre nettamente inferiori rispetto a quelle che percepisce oggi all’Al-Duhail, il club del Qatar dove si è trasferito nel gennaio 2019. Il club qatariota versò nelle casse della Juventus 8 milioni di euro più bonus, mentre il giocatore firmò un ricco contratto triennale da 5 milioni di euro netti a stagione.
E nel giorno della sua presentazione spiegò i motivi della scelta: “Voglio che i miei figli crescano in un ambiente islamico, è la scelta giusta per me e la mia famiglia”. Due anni dopo Benatia ha voglia di tornare in Italia, il Parma è il club che si è mosso in maniera concreta, ma il problema è un altro, perché per arrivare nel Ducato il giocatore deve rinunciare a una cifra da capogiro, intorno ai 7,5 milioni di euro, in pratica un anno e mezzo di contratto. E per farlo dovrà chiedere la rescissione del contratto, un’ipotesi molto improbabile considerando tutti i soldi che ci sono in ballo all’età di 33 anni.
Diversamente, per privarsi del giocatore l’Al-Duhail chiede una cifra intorno ai 3 milioni di euro. La proposta iniziale del Parma di un prestito con obbligo di riscatto è stata bocciata, anche perché a febbraio il club qatariota sarà impegnato nella Coppa Mondiale per Club e non vuole privarsi di uno dei suoi giocatori più rappresentativi.
In definitiva, se Benatia vuole il Parma dovrà strappare il suo attuale contratto (rescissione) e perdere una montagna di soldi. Un’ipotesi ai limiti dell’impossibile. Ma mai dire mai…