Lotta salvezza alla 29ª giornata, il Parma studia i precedenti

Sosta per le nazionali: si ferma la Serie A, spazio ai ragionamenti. Soprattutto in basso alla classifica, dove le squadre hanno sempre meno tempo per provare a fare i punti salvezza.

Tra tabelle di marcia, incroci di calendari, corsi e ricorsi storici, un esercizio utile per provare a capirci qualcosa, in quel mare magnum che è la lotta retrocessione, può essere quello di sfogliare l’album dei ricordi. E osservare da vicino le classifiche che fotografavano la situazione alla 29ª giornata.

L’ultima volta che il Parma era stato in Serie A, a questo punto della competizione, si ritrovava penultimo: ma i crociati non sarebbero stati capaci di ribaltare il posizionamento parziale. Questa volta, però, gli ultimi tre piazzamenti in classifica non riguardano i ducali: anzi, Delprato e compagni hanno altre 9 giornate per evitare di finirci dentro.
Dato ormai per spacciato il fanalino di coda Monza (anche in virtù del fatto che, nei 5 più recenti campionati, l’ultima della classe a questo punto del torneo non ha mai mantenuto la Serie A), la lotta salvezza sembra riguardare, per ora, 5 squadre per 2 posti che nessuno vuole occupare. Separate da soli 6 punti, Cagliari, Lecce, Parma, Empoli e Venezia si daranno battaglia nel rush finale: ognuna cercherà un exemplum da emulare tratto dal recente passato. Ce n’è per tutti i gusti.

GIÙ LE ULTIME TRE! Negli ultimi 5 massimi campionati di calcio, per 2 volte è capitato che a retrocedere al termine della stagione fossero esattamente quelle che si trovavano nella zona rossa anche dopo la 29ª. Il precedente più fresco è quello della passata stagione: alla Salernitana, già ampiamente compromessa (17 punti finali), si sarebbero aggiunte il Sassuolo (7 punti nelle ultime 9) e il Frosinone, cui non sarebbero bastati 11 punti per salvarsi poi a 35. L’altro volta era capitato nel 2019/’20 – l’anno dello stop, per la pandemia, al campionato ripreso e concluso poi in estate a porte chiuse – a Brescia, Spal e Lecce, tutte scese in Serie B senza stravolgere i pronostici: le “Rondinelle”, che da 18 punti si portarono a 25, avrebbero scalzato i ferraresi (1 punto nelle ultime 9), mentre i salentini si fermarono a 35 (+10 rispetto al 29° turno).

IL CROLLO DELLA 15ª L’unico caso, nel lustro esaminato, in cui a sprofondare nelle sabbie mobili fu la 15ª classificata al 29° turno appartiene alla stagione 2020/’21 – quella della retrocessione del Parma (20), incapace di conquistare un solo punto nelle ultime 9, che finì addirittura dietro al Crotone (23). Il crollo inaspettato fu del Benevento, che aveva un cospicuo vantaggio (+8) sul Cagliari: i sanniti guidati da “Pippo” Inzaghi, con soli 3 pareggi (e 6 sconfitte), finirono in B con un magro bottino di 33 punti, a -4 dai sardi e dal Torino (37).

UNA FOLLE REMUNTADA Davide Nicola – attuale mister del Cagliari ed esperto in “salvezze disperate” – prima ancora dell’ultimo capolavoro (Empoli ’23/’24), era riuscito a replicare il miracolo di Crotone (stagione 2016/2017), anche alla Salernitana nella stagione 2021/’22. Sotto la sua guida, i campani riuscirono a restare in Serie A, sebbene si trovassero al penultimo posto a 3 punti in meno rispetto alla soglia salvezza: bastarono 2 vittorie e 3 pareggi nel rush finale per chiudere a quota 31 punti. Uno in più del Cagliari, retrocesso al pari di Genoa (28) e Venezia (29).

SPAREGGIO THRILLING Recuperò un gap di 4 punti allo Spezia (solo apparentemente tranquillo con i suoi 26) l’Hellas Verona, terzultimo dopo la 29ª della stagione 2022/’23. Entrambe finirono la regular season a quota 31, ma al 17° posto, rendendo necessario lo spareggio-retrocessione, fresco di reintroduzione a 18 anni dall’ultima volta che fu quello famigerato fra Bologna e Parma. Alla fine, a far compagnia a Cremonese (27 punti finali) e Sampdoria (19) nella discesa in B fu lo Spezia, steso per 3-1 dagli scaligeri sotto i colpi di Ngonge (futuro acquisto partenopeo nell’anno del Napoli campione d’Italia).