Parma Calcio
L’ex Turk: «A Parma è stata dura, dovevo essere pronto a tutto»

In una recente intervista al canale YouTube della Nazionale slovena, con cui si appresta a giocare l’Europeo Under 21, il portiere Martin Turk è tornato a parlare della sua esperienza nel Ducato.
Cresciuto nelle giovanili del Parma, Turk aveva esordito con la prima squadra dei crociati il 22 febbraio 2022 nella gara di Serie B contro il Pisa (0-0): «All’inizio dell’anno scorso non è stato facile, perché (il Parma, ndr) voleva costruire una squadra per passare dalla Serie B alla Serie A. Quindi, quell’anno non è stato facile per me all’inizio. Poi ho parlato insieme agli allenatori, ai compagni di squadra e anche allo psicologo e ho trovato la mia motivazione: ogni allenamento è importante, devi sempre essere pronto a tutto, e abbiamo detto “Proviamoci”. Questa esperienza è stata la più difficile per me».
L’estremo difensore classe 2003 ha dichiarato anche chi sono stati i suoi idoli da piccolo: «Quando ero davvero giovane seguivo la Juventus e anche il Chelsea, quindi Gigi Buffon e Peter Cech erano i miei modelli. Ho già incontrato Buffon e ho avuto l’opportunità di allenarmi con lui a Parma. Sembrava un sogno ma quando si sta in panchina accanto a leggende, non interessano più i minuti sul campo».
La scorsa estate, dopo aver giocato dieci partite con la maglia dei crociati, tutte nel 2021/2022, è stato venduto al Ruch Chorzów, squadra che milita in I Liga, la seconda divisione della Polonia. «È un altro mondo rispetto all’Italia, ma i tifosi fedeli e calorosi sono una costante – spiega il gigante di Koper –. Ho avuto un’esperienza molto bella di recente: abbiamo perso in modo brutto il campionato ma nonostante ciò abbiamo battuto il record di spettatori allo stadio. C’erano circa 53.000 spettatori. In Polonia sappiamo che i tifosi sono molto appassionati, quindi è molto bello».
Turk nutre una grande passione per il calcio italiano e, avendo ancora una carriera intera davanti a sé, culla il sogno di calcare i prestigiosi campi della Serie A e tra questi – perché no? – anche quello del Tardini.
