MILANO – Sembrava essere giunto il momento opportuno per tornare al successo in esterna dopo 4 uscite a secco. Ma non avevamo fatto i conti con la famigerata “zona Parma”. Stavolta, però, i minuti finali hanno tradito i crociati.
L’1-2 al 91’ stava mandando la squadra di Pecchia al settimo cielo, ma il Diavolo lo ha rispedito all’inferno. Dopo il gol quasi-vittoria di capitan Delprato (4° centro in A), l’extra time cambia le sorti della sfida di San Siro e fa esplodere di gioia il pubblico di fede rossonera, fin lì mugugnante. Reijnders, prima, e Chukwueze, poi, ribaltano tutto: i 3 punti sono degli uomini di Conceiçao: brutti, ma spietati. Il Parma si distrae sul più bello e perde un’occasione che, come quella di Napoli a fine agosto, resterà a lungo un boccone indigesto per Fabio Pecchia. La classifica non si schioda: 20 punti. Sarà obbligatorio farne 3 venerdì sera contro il Lecce.
LE SCELTE Per dieci undicesimi è la formazione che ci si aspettava da Pecchia: l’unica “sorpresa” è il ritorno tra i titolare del chiacchierato Man, che gioca da rifinitore; debutto dal 1’ per il nuovo arrivato Djurić, supportato Cancellieri ala destra. La difesa è la stessa rispetto a quella schierata col Venezia.
Nel Milan, invece, si rivede Pavlović al centro della difesa con Gabbia (panchina per Tomori), così come a centrocampo viene schierato il diffidato Fofana (e non Bennacer), assieme a Musah e Reijnders; tridente offensivo Pulisic-Morata-Leão.
BOTTA E RISPOSTA Buona la partenza del Parma, che dopo 60” è già nell’area del Milan: una sponda di Milan (Djurić) permette di conquistare il primo corner del pomeriggio. L’assetto tattico dei ducali, nonostante i quattro attaccanti schierati da Pecchia, è prudente e permette di difendersi con due linee ordinate da 4. Tant’è che i rossoneri arrivano al tiro velleitario al 22’ con Leão che spara in curva dopo un confuso flipper. Il Parma si riassetta subito e colpisce con Cancellieri al 24’: il cambio campo di Valeri sorprende Théo Hernandez che scivola, il numero 22 gialloblù ne approfitta e con un sinistro a giro trafigge sul palo lontano Maignan. I crociati tornano a segnare nel primo tempo, come non succedeva da 5 gare. Il Milan segnerebbe al 28’ con Morata, pescato in verticale: ma la figura dello spagnolo è nettamente oltre quella della difesa ospite. La bandierina di Preti si alza, Abisso annulla per offside.
Al 35’ l’episodio sliding doors: 4° corner del Milan, pallone messo sul primo palo, dove Suzuki spinge platealmente Pavlović di spalle causando un ingenuo calcio di rigore, che Pulisic trasforma con un destro incrociato. Prima dell’intervallo c’è spazio per una parata di Suzuki sul radente di Reijnders e per le ammonizioni a Fofana e Delprato: erano entrambi diffidati.
DALLE STELLE ALLE STALLE Conceiçao fa subito due cambia e il Milan ritorna dagli spogliatoio più aggressivo. Dopo 1’ sul cross basso della new entry Bartesaghi, Morata devia sotto misura: Suzuki copre il primo palo. I gialloblù rispondono al 10’ con il siluro dalla distanza affidato al piede caldo di Hernani: alto, ma non di molto. All’ora di gioco Reijnders, da fuori area, testa nuovamente i guantoni di Suzuki, che si tuffa sulla sinistra e respinge. Al 26’ è il forte centrocampista olandese a riprovarci: cross di Calabria, respinta del portiere crociato, finta e contro finta di “Tiji” che calcia col mancino. Una deviazione sporca il tiro in corner.
Il Parma reagisce al 27’: Valeri riconquista palla nella sua metà campo e imbuca subito Almqvist, “murato” a tu per tu nell’area opposta da Maignan. Al 34’ la squadra di Pecchia torna avanti: Løvik recupera palla e scatena la ripartenza da Camara che chiede e ottiene il triangolo con Sohm, Maignan para sull’ivoriano ma Delprato è al posto giusto al momento giusto. Il suo tap-in vale l’1-2. Il risultato è in bilico e nel finale, infuocato, succede di tutto: a 2’ dal 90’ il traversone mancino di Chukwueze pesca sul secondo palo Pavlović che svetta di testa e insacca. Ma il VAR richiama Abisso, che annulla ancora per fuorigioco. 2’ dopo il 90’, invece, la rete rossonera è valida: palla centrale perfetta di Musah che manda in porta Reijnders che segna il 2-2 sul primo palo. Al 4’ dei 6 di recupero, arriva anche il ribaltone: testa di Pavlović corretta in modo carambolesco sotto rete da Chukwueze: Suzuki ci mette la mano ma se la manda dentro da solo. Cala sul sipario: 3-2 amarissimo per il Diavolo che fa un brutto scherzo ai Crociati.
MILAN – PARMA 3-2
Reti: pt 24’ Cancellieri (P), 37’ rig. Pulisic (M); st 34’ Delprto (P), 47’ Reijnders (M), 49’ Chukwueze (M)
MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria (33’ st Jovic), Gabbia, Pavlović, Hernandez (1’ st Bartesaghi); Musah, Fofana (12’ st Chukwueze), Reijnders; Pulisic, Morata (12’ st Abraham), Leão (1’ st Bennacer).
A disposizione: Sportiello, Jovic, Okafor, Zeroli, Jimenez, Tomori, Terracciano, Camarda. All. Conceiçao.
PARMA (4-2-3-1): Suzuki; Delprato, Vogliacco, Valenti, Valeri; Sohm, Hernani (24’ st Haj Mohamed); Cancellieri (38’ st Hainaut), Man (24’ st Almqvist), Mihaila (33’ st Løvik), Djurić (24’ st Camara).
A disposizione: Corvi, Moretta, Estévez, Keita, Ondrejka, Hainaut, Leoni, Trabucchi, Plicco. All. Pecchia.
Arbitro: sig. Abisso di Palermo.
Assistenti: sig. Di Iorio di Verbano-Cusio-Ossola e sig. Preti di Mantova.
Quarto ufficiale: sig. Perri di Roma.
VAR e AVAR: sig. Camplone di Pescara e sig. Marini di Roma 1.
Note: stadio “Giuseppe Meazza” in San Siro; spettatori 72.304 (di cui 1.790 ospiti). Ammoniti: al 12’ pt Pavlović (M), al 43’ Fofana (M), al 29’ st Haj Mohamed (P) per gioco falloso, al 33’ pt Vogliacco (P) per comportamento non regolamentare, al 37’ pt Sohm (P), al 46’ pt Delprato per proteste. Corner: 6-4 (4-2). Recupero: 1’ pt, 6’ st.