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Parma Sudtirol 2 0 12a giornata Serie B 2023 2024 crociati raccolti nel minuto di silenzio

Parma Calcio

Il Gede: «Parma, in attacco c’è tanta qualità tecnica e tattica»

Il Gede: «Parma, in attacco c’è tanta qualità tecnica e tattica»

Come ogni lunedì torna “Il Gede Risponde”, la rubrica del lunedì di Sportparma con la firma indelebile di mister Pietro Gedeone Carmignani.

Stagione esaltante per il Parma che batte anche il Sudtirol (2-0) e continua la sua marcia in testa alla classifica di B. La settimana perfetta?
“Un Parma che dopo la brillante vittoria a Lecce in Coppa Italia, frutto di una prestazione psicofisica eccellente, evitando i tempi supplementari, ma comunque dispendiosa di energie. Dopo queste fatiche il Parma ha risolto senza problemi e patemi la partita con il Sudtirol, una gara in cui la squadra ha tenuto il campo con grande sicurezza”.

Dopo anni di incertezze e delusioni, come giudica la fase offensiva del Parma in questa stagione? 
“Il Parma nelle fase di attacco può contare sui suoi interpreti che hanno grande qualità tecnica e tattica. La squadra trova sempre la giocata per i movimenti dei suoi attaccanti. Attaccanti abili tecnicamente nel palleggio, a definire e concludere l’azione. Il Sudtirol è una buona squadra ma avuto solo uno sterile possesso palla, non ricordo parate di Chichizola, merito della difesa gialloblù che li ha tenuti lontano dalla propria area di rigore, gestendo nel modo più proficuo il risultato”.

Dopo 12 giornate di campionato possiamo dire con certezza che è il Parma la squadra da battere? La più forte? E che il suo destino dipende solo da lei?
“Sì, inutile nasconderci, il Parma è la squadra più forte del campionato. Senza esaltarsi troppo delle gare già vinte pensa sempre alla prossima gara, basta rileggere le dichiarazioni di Pecchia e dei giocatori nel post partita.
Il campionato è lungo è difficile ma proseguendo così il Parma può costruire un grande margine di vantaggio. Piedi per terra. Non guardare indietro ma avanti”. 

In serie A l’Inter batte l’Atalanta e continua la sua marcia in testa alla classifica. Ma a Bergamo non è stata una passeggiata di salute, vero?
“E’ stata una partita di grande sofferenza per l’Inter, dovuta all’impostazione tattica dell’Atalanta di Gasperini che gioca sempre uomo contro uomo, tra l’altro su un campo pesante. Partita molto fisica e spigolosa con un’infinità di scontri. Alla fine di una gara così difficile e intensa vince l’Inter da grande squadra, affidandosi anche all’abilità dei suoi solisti. L’Atalanta è da rivedere in difesa, troppe disattenzioni”.

A proposito di partite spigolose, la Juve ha vinto a Firenze facendo le barricate nella ripresa. Non le sembra un po’ strano per un club del blasone dei bianconeri?
“La Fiorentina gioca e la Juve vince. La vittoria dei bianconeri che si sono difesi per gran parte della partita è figlia delle scelte di Allegri. Può non piacere ma sono scelte che portano risultati: vittoria e secondo posto in classifica. Poco spettacolo, certo, ma con la giusta concretezza e una difesa blindata, sono sei gare che non prendono gol. Allegri non è uno sprovveduto. La Fiorentina fa grande possesso ma è stata poco pericolosa in avanti. Italiano le ha provate tutte ma non ha trovato la soluzione vincente”.

La crisi del Milan è certificata dopo la sconfitta interna con l’Udinese?
“E’ stata una gara in cui il Milan ha fatto veramente poco a livello di idee, poche azioni pericolose, possesso palla con troppi tocchi che consentiva all’Udinese di schierarsi ed essere ben posizionata. Quando ripartiva l’Udinese arrivava sempre nell’area avversaria anche per la mancata copertura degli spazi della difesa rossonera. L’Udinese ha fatto un’ottima prestazione, grintosa e di sacrifico, ben preparata tatticamente da Cioffi.
Arbitro supponente che vede quello non c’è e una Var che non interviene. Il Milan subisce una sconfitta per certi versi immeritata, perché il rigore inesistente a mio avviso. Ora il Milan si ritrova a 6 punti dell’Inter, in crisi di risultati, di gioco e prestazioni. E inoltre è carente anche a livello di prestazioni personali. Si affida sempre a Leao e questo la dice lunga…  E ora la Champions con una partita da dentro o fuori. E’ una situazione in cui la squadra deve saper reagire”.

Discorso diverso per il Napoli, la vittoria nel derby di Salerno certifica la fine dello stato di crisi o è ancora presto per esprimere un giudizio di questo tipo?
“Il Napoli vince a Salerno meritatamente. La squadra di Inzaghi non manca di grinta e coraggio, ha scelto il modulo 4-3-2-1, ma è stato troppo netto il divario tecnico col Napoli che è sempre stato padrone del campo. La squadra di Garcia ha tirato tante volte in porta; è la terza vittoria di fila fuori casa per i partenopei che evidentemente hanno più problemi in casa che fuori. La Salernitana è ancora ultima, non ha ancora vinto una partita”. 

L’ex Zirkzee (22 anni) si sta esaltando a Bologna, è nata una nuova stella?
“Partiamo col dire che il Bologna sta facendo un grande campionato. Come si diceva una volta, è una squadra ottimisticamente orientata perché si difende e attacca in ripartenza, con velocità. Nella sfida con la Lazio ha accettato la superiorità dell’avversario nel primo tempo, ma nel secondo tempo ci ha messo qualità tecniche e determinazione, l’ex Zirkzee sta dimostrando di essere un grande talento, forse a Parma è arrivato troppo presto. Comunque, per i felsinei è il decimo risultato utile consecutivo, ha perso solo contro il Milan. Nella Lazio tornano i soliti problemi, fatica molto a trovare la via del gol, pecca di lucidità e concretezza. E Sarri non è riuscito a riprendere la gara neanche con i cambi”. 

La Roma vince di nuovo in pieno recupero. Ma quanti rischi con il Lecce. Tre punti che non nascondo i problemi dei giallorossi?
“La Roma meritava di vincere ma il 2-1 finale è una grande beffa per il Lecce dell’ex D’Aversa. La Roma ha vinto solo grazie alle qualità dei singoli, nel finale Mourinho ha mandato in campo tutti gli attaccanti a disposizione (4). Il Lecce se l’è giocata alla pari, anche se Falcone è stato decisivo in diverse occasioni, poi nel finale D’Aversa ha cambiato modulo ma la scelta non ha pagato”. 

Il Monza di Palladino è tornato sui livelli dello scorso anno. Dove può arrivare?
“Mi piace molto il calcio di Palladino, le vittorie arrivano grazie alle sue idee tecniche-tattiche. Sa sempre quello che deve fare per ottenere il massimo. La sua squadra sa soffrire e lottare, così è stato anche contro il Verona. Il Monza vola, è a meno 2 dalla zona Europa, secondo me può migliorare la classifica dello scorso anno. Problemi per il Verona, dopo i primi 6 punti nelle due gare iniziali ne ha raccolto soltanto 2 (punti) nelle restanti”.

Dopo la vittoria sul Genoa possiamo dire che il Cagliari di Ranieri ha trovato la retta via?
“Come sempre Ranieri è bravissimo a leggere le partite. Le sostituzioni a inizio ripresa sono state determinanti, ha vinto una partita giocata con intensità, dopo un primo tempo altalenante. Nella ripresa il Cagliari ha cambiato volto. Con questi 3 punti i sardi risalgono la classifica. Gilardino dovrà cominciare a proporre qualcosa di più nella fase offensiva, ma è anche normale che il Genoa abbia delle difficoltà, è una neopromossa, non dimentichiamolo”. 

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