Mister Guidolin fa i complimenti ai suoi nonostante non siano arrivati punti dalla trasferta a San Siro: "La vita è questa – commenta il tecnico gialloblù – abbiamo fatto una buona gara, abbiamo costruito abbastanza, non abbiamo avuto la fortuna di fare gol ed in uesti campi bisogna segnare, possibilmente prima degli avversari".
Francesco Guidolin, il Parma esce a testa alta da San Siro, nonostante la sconfitta…
“Sì, la cosa che mi viene in mente in questo momento è che mi dispiace aver perso per 2-0, perché sembra un risultato netto, mentre invece abbiamo tenuto il Milan con il fiato sospeso fino alla fine, perché abbiamo tentato di ribattere colpo su colpo ogni loro giocata. Abbiamo commesso una grossa ingenuità in occasione del primo gol, perché sapevamo che non avremmo dovuto scoprire la fascia. Ronaldinho non ci seguiva, e noi abbiamo perso un pallone da cui è nato il loro contropiede. Per il resto abbiamo fatto una buona gara, abbiamo costruito abbastanza, creando buone occasioni; non abbiamo avuto la fortuna di fare gol, ed in questi campi bisogna segnare, possibilmente prima degli avversari. Oggi è andata bene per quanto riguarda la prestazione, abbiamo ricevuto i complimenti, però i punti li ha presi il Milan. La vita è questa.”
Avete sbagliato cinque o sei conclusioni dal limite…
“Noi affrontavamo un 4 2 3 1, sapevamo che le punte non ci avrebbero seguito, quindi io volevo una linea di quattro che si muovesse a tempo debito: avevamo la superiorità numerica a centrocampo, dovevamo sfruttarla, l’abbiamo fatto. Il tiro di Dzemaili e quello di Galloppa sono stati i segnali in questo senso, e con più precisione avremmo potuto crearne ancora di più delle quattro o cinque create. Comunque il fatto di aver creato diverse conclusioni da fuori l’area di rigore nasce proprio dal fatto che eravamo quattro contro due, perché spesso anche Seedorf non seguiva il nostro centrocampista, perciò Pirlo e Gattuso si trovavano in mezzo a tre o quattro giocatori. Noi l’avevamo previsto.”
Quanto ha inciso il fatto che i suoi attaccanti abbiano trovato i difensori rossoneri in giornata di grazia?
“Non lo so: io giudico i miei attaccanti. Sicuramente avremmo potuto fare di più e meglio, però soprattutto Paloschi, più di così non avrebbe potuto fare perché è stato generosissimo, e forse era anche un pochino stanco, perché mercoledì contro il Bari avrà percorso almeno 15 chilometri in campo. Per Bojinov si tratta di momenti altalenanti, nel senso che alterna prestazioni buone a prestazioni meno buone. Deve trovare continuità. Certo, se gli attaccanti fossero stati innescati meglio, perché ci è mancato anche l’ultimo passaggio, forse avremmo potuto costruire sette o otto palle gol, allora magari sarebbe andata in modo diverso.”
La sensazione è che al Parma sia mancata stasera un po’ di velocità…
“Abbiamo giocato 72 ore fa: io credo che la squadra, per intensità, abbia dato tutto quello che aveva. Galloppa è uscito che non ce la faceva più. Noi siamo una squadra che deve correre, che deve lavorare tanto: un po’ di brillantezza era normale che mancasse.”
Avete giocato a San Siro contro Inter e Milan: che differenze avete trovato?
“Per quella che è la nostra esperienza direi nessuna differenza: sono tutte e due al top, io le metterei sullo stesso livello. Se il Milan avrà la continuità legata alla salute dei suoi giocatori, sarà dello stesso livello dell’Inter.”
Quello di stasera è un risultato che on cambia nulla…
“Invece no: cambia perché noi se si fosse giocata l’intera giornata di campionato ci saremmo trovati con più di qualche squadra sopra di noi: già così, dopo i soli due anticipi di stasera, il Napoli ci ha raggiunti ed il Milan ci ha sorpassati. La nostra classifica era provvisoria: lo sapevamo prima e lo sappiamo adesso. Ora ci riposiamo per un paio di giorni e poi ci prepareremo per la gara contro il Chievo, gara meno affascinante ma più importante.”