C'è fermento. La tifoseria crociata è al settimo cielo per i 13 la striscia di 13 risultati utili consecutivi che hanno catapultato il Parma in zona Europa League. Senzazioni eccittanti, vecchi ricordi e attesa. Sì, quella che separa il Parma dal derby di domenica contro il Sassuolo. Una sfida pirena di significato, oltre ai tanti ex presenti su entrambe i fronti (Malesani in primis).

Per i modenesi è una sfida da ultima spiaggia e in caso di sconfitta la panchina dell’ex tecnico del Parma potrebbe saltare (si vocifera di un ritorno di Di Francesco).
In campo sarà una battaglia, sugli spalti si spera sia una festa di colori e canti. Molti tifosi crociati aspettano questa sfida come se fosse quella più importanti della stagione e non tanto per il valore dell’avversario, o per il fatto di ritrovarsi di fronte i vari Sansone, Rosi e Mendes (o Floccari e Cannavaro), quanto per l’aria che si respirerà al Mapei Stadium. La casa della Reggiana, oltre che del Sassuolo. La casa dei rivali storici. I nemici di sempre. Anche se in campo non ci sarà traccia delle maglie granata. Sugli spalti e fuori dall’impianto sportivo, invece, potrebbbero esserci tracce indelebili, anche perché la Reggiana giocherà lunedì sera contro il Savona (Prima Divisione). Questo significa che molti tifosi della Regia saranno liberi di “gufare” e tifare contro il Parma. Storie di antiche rivalità. Storie di due squadre, Parma e Reggiana, la cui ultima sfida risale al 1997.
Al momento il derby dell’Enza è solo un lontano ricordo. L’unica magra consolazione sarà invadere il vecchio stadio Giglio. E magari qualche tifoso daltonico trasformerà la maglia neroverde del Sassuolo in granata. Per tutti i nostalgici e non l’appuntamento è per domenica alle ore 10 in stazione. Un orario stampato su diversi striscioni che in questi giorni sono apparsi in giro per la città.