Rifarsi della sconfitta bruciante dello scorso anno, con l'accesso alla semifinale mancato per un solo punto, e centrare la matematica qualificazione ai playoff. Questi gli obiettivi dei Panthers.
Domani, sabato 1 maggio, incontreranno i Lazio Marines, allo stadio Giannatasio di Ostia, kick off alle 15. I Panthers recuperano il Wide Receiver Francesco Diaferia e l’Offensive Line Andrea Bonato che rientra dopo un turno di squalifica; mentre mancheranno l’Offensive Line Tommaso Antonetti, il Wide Receiver Fabio Schianchi, i Linebackers Simone Sighinolfi e Valerio Panico.
I Lazio Marines in questa stagione sono partiti male con due sconfitte consecutive (Giants Bolzano, Lions Bergamo) ma poi la squadra allenata da Brock Olivo, anche coach della Nazionale Senior, si è saputa riprendere molto bene inanellando in campionato tre vittorie (Dolphins Ancona, Rhinos Milano, Hogs Reggio Emilia). I romani hanno un gruppo compatto ed equilibrato in tutti i reparti ma l’uomo da fermare su tutti sarà il Wide Receiver Nate Morton, classe ‘82, originario del Texas, che si è messo in mostra fin dalla prima partita.
Se i Panthers hanno un pessimo ricordo della doppia sfida in terra romana dello scorso anno (persa la patita di regular season e la semifinale scudetto), non è così per il 2007 quando i ducali vinsero di tre punti in semifinale conquistando l’accesso al secondo Superbowl consecutivo.
“Una vittoria a Roma ci porterebbe 5-0 e quindi con ben più di un piede in semifinale – spiega il presidente Ivano Tira -. Potremmo sicuramente gestire le ultime partite con molta più tranquillità, magari impiegando anche quegli atleti che hanno giocato poco o niente”.
Una sconfitta però non intralcerebbe troppo il cammino fatto fino ad oggi: “Utilizzando un gergo tennistico, diciamo che da qui alla fine abbiamo 4 set ball per raggiungere l’obiettivo minimo prefissato ad inizio stagione: i play off. Prima lo raggiungiamo, meglio è”.
A questo punto il numero uno dei Panthers si augura che la squadra eviti gli errori dello scorso anno: “Siamo andati al riposo con due touchdown di vantaggio e palla in mano nel terzo quarto: avremmo dovuto ammazzare la partita in quel drive; un difetto che si è ripetuto diverse volte in questi ultimi anni. Io comunque ho sempre pensato che, alla fine, chi vince è sempre la squadra che lo merita”.
E sabato i Panthers a Roma faranno di tutto per meritarsi di vincere la quinta partita consecutiva di questa stagione.