Un film già visto, uno di quelli in cui scorrono già i titoli di coda a firma di Chris Froome. Sui Pirenei nella decima tappa di 167 km da Tarbes a La Pierre Saint-Martin, sull’inedito arrivo in salita al confine con la Spagna il britannico della Sky inscena una esagerata prova di forza – fotocopiando pari pari la vittoriosa Castres-Ax 3 Domaines del 2013 – conquistando la prima di tre frazioni consecutive di montagna davanti al compagno Porte (a 59”, che fece secondo anche allora in quella tappa) e Quintana (a 1’04” ed ora terzo anche nella generale), unico che ha provato a replicare al solito vorticoso allungo della maglia gialla a 6,4 km dal traguardo. Come due anni, stagione in cui poi alla fine vinse la Grande Boucle, Froome mette una seria ipoteca sul trionfo finale, agevolato soprattutto dall’uscita di scena di Contador (arrivato a 2’50”), di Nibali (il siciliano campione uscente è naufragato a 4’25”) e di Rodriguez, sprofondato ora a più di dieci minuti in classifica generale. Anche Van Garderen, decimo all’arrivo e secondo nella generale, non ha retto il ritmo e adesso, a metà Tour diventa difficile spodestare Froome dal suo trono. Difficile ma non impossibile perché mancano ancora tantissime montagne e domani si replica con l’undicesima tappa: da Pau a Cauterets di 188 km, con Aspin e Tourmalet da scalare nel finale prima della rampa conclusiva di 6,4 km.
Ultimo avversario ad arrendersi alla supremazia di Froome, salendo sul podio di giornata, Nairo Quintana, capitano di Adriano Malori, inviato speciale in corsa dal Tour con la sua rubrica sms, che fino ai piedi della salita finale aveva lavorato tantissimo, tirando forte per andare a prendere i due fuggitivi di giornata (massimo vantaggio 15’ circa) e spianare la strada al colombiano: “Peccato per oggi ma purtroppo Froome ha dato una lezione a tutti ed ora Nairo ha 3’ di svantaggio e conquistare la maglia gialla diventa durissima. Tuttavia è il primo round, speriamo in un giorno storto di Froome e sfruttare l’occasione. Io sto bene e oggi ho fatto il mio solito lavoro, ma niente di particolare, poi ho pensato a recuperare perché manca ancora tanta strada, soprattutto in salita e bisogna salvarsi. Vedremo domani come andrà, noi dobbiamo continuare a crederci. Ciao a tutti”.
ARRIVO 10a tappa – Tarbes-La pierre saint Martin 167 km
1. Chris Froome (Gb) 167 km in 4h22’07” alla media di 38,2 km/h; 2. Porte (Aus) a 59″; 3. Quintana (Col) a 1’04”; 4. Gesink (Ola) a 1’33” 5. Valverde (Spa) a 2’01” 6. Thomas (Gb) a 2’01”; 7. A. Yates (Gb) a 2’04”. 8. Rolland (Fra); 9. Gallopin (Fra) a 2’22”; 10. Van Garderen (Usa) a 2’30”; 11. Contador (Spa) a 2’50”; 21. Nibali a 4’25”; 28. Uran (Col) a 5’54”; 34. Rodriguez (Spa) a 6’07”.
classifica GENERALE
1. Chris Froome (Gb, Team Sky) in 35h56’09”; 2. Van Garderen (Usa) a 2’52”; 3. Quintana (Col) a 3’09”; 4. Valverde (Spa) a 4’01”; 5. Thomas (Gb) a 4’03”; 6. Contador (Spa) a 4’04”; 7. Gallopin (Fra) a 4’33”; 8. Gesink (Ola) a 4’35”; 9. Barguil (Fra) a 6’12”; 10. Nibali a 6’57”; 12. Uran (Col) a 7’22”; 16. Rodriguez (Spa) a 10’09”.