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Ciclismo

Malori al Giro di Romandia per affinare la condizione

Malori al Giro di Romandia per affinare la condizione

Il neoprof della Lampre-Farnese Vini dopo aver disputato un ottimo Giro di Turchia, dove si è anche sciroppato più di 300 km di fughe, correrà Â  anche la corsa elvetica, decisamente più dura

Nuovo giro a tappe per Adriano Malori, che stavolta sarà impegnato sulle strade svizzere del Giro di Romandia, giunto alla 63a edizione, dal 27 aprile al 2 maggio.

… e che di solito diventa banco di prova importante per chi vuole affinare la condizione in vista del seguente Giro d’Italia.

Malori non correrà il Giro (nei suoi programmi ci sarà il Tour che potrebbe essergli più adatto viste le lunghe cronometro ed il caldo, con il quale va meglio), ma sparerà le sue cartucce prima di un meritato periodo di riposo.

Il Giro di Romandia si aprirà con un crono-prologo di 4,7 km a Porrentruy, nel Cantone dello Giura e finirà a Sion, Cantone Vallese, dopo 655 km totali infarciti di salite, distribuiti su altre 5 tappe e per un dislivello totale di quasi 9000 metri.

Adriano però, rispetto al prologo turco e a questo, flirta già con la cronometro di 23,4 km di Moudon, Canton Vaud, della 3a tappa in programma venerdì 30 aprile.

La distanza gli si addice molto di più ed il percorso, per quanto pieno di mangia e bevi, gli sembra molto congeniale.

Il traversetolese parte da qui:”Il chilometraggio mi favorisce rispetto al prologo, ma per una vittoria di tappa ci sarà da fare i conti con una concorrenza spietata”.

Giusto per dare qualche nome su chi andrà a caccia di vittorie parziali e finali: Basso e Kreuziger della Liquigas, Menchov della Rabobank, Valverde e Moreau della Caisse d’Epargne, Gilbert della Omega-Pharma, Rogers, Grabsch e Cavendish della HTC-Columbia, Brajkovic della RadioShack, Allan Davis dell’Astana e tanti altri ancora.

Sì, ha ragione Malori, la concorrenza sarà davvero alta ma per lui ci sarà anche un tuffo agrodolce nel suo recentissimo passato.

In Svizzera ritroverà come avversari il tosco-britannico Kennaugh (Team Sky) e l’australiano Porte (ex Bedogni, ora Saxo Bank), con i quali ha condiviso la fatica in tante gare da dilettante (su tutte GiroBio e la fuga decisiva al Città di Felino 2009, vinto proprio da Porte), ma soprattutto quel Jack Bobridge, anche lui canguro ed ora alla Garmin-Transition, che durante la crono mondiale di Mendrisio lo ha spodestato dal trono magicamente conquistato a Varese 2008.

Corsi e ricorsi storici-geografici cui Malori non fa caso:”Di quella crono ho già detto tutto ed ho già smaltito la rabbia, per me è un capitolo vecchio e chiuso. Ora voglio godermi ed impegnarmi a fondo in questa nuova carriera, una nuova vita. Qui al Romandia darò tutto come sempre, poi vedremo se arriverà qualcosa di buono”.

Adriano Malori ha già aperto il nuovo capitolo e la sua storia è appena cominciata.

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