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Ciclismo

Mondiali ciclismo: prestazioni positive per Dodi e Malori nella cronosquadre

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Non erano partiti per vincere – si erano affidati di più alla massima olimpica del barone De Coubertin – ma per dare tutto se stessi e onorare la prima giornata del Mondiale che prevedeva una cronosquadre per club di 57,2 km da Montecatini a Firenze. Anzi, per Adriano Malori e Luca Dodi in gara con il sestetto della loro Lampre-Merida, l’importante era essere protagonisti: …

… per il primo erano le prove generali in vista della prova individuale di 57,9 km di mercoledì 25 settembre – dove può ambire tranquillamente ad un piazzamento nei primi cinque –, per il secondo era la “premiere fois” in una rassegna di questo spessore e l’ennesima conferma di essere quel corridore generoso e caratterialmente forte che ha battuto infortuni e sventure. Insieme sono stati protagonisti della loro prima gara assoluta corsa da compagni di squadra, insieme sono stati i primi due parmensi a correre assieme una gara iridata. Protagonisti, appunto.

Quando si è in gara, però, l’agonismo è agonismo e la competizione è competizione, normale, quindi, che dopo il traguardo il primo sguardo sia rivolto al tempo impiegato – la Lampre-Merida, giunta all’arrivo in 4 con Ferrari e Richeze oltre ai due parmensi, migliora il 28° posto dell’anno scorso, chiudendo al 17° posto a 3’56” dalla fenomenale Omega Pharma-Quick Step che vince a 53 km/h di media, davanti ad Orica-GreenEdge e Sky, bissando il successo del 2012 – e poi ad una veloce analisi della crono disputata.

Ragazzi, io più di così non potevo fare”, le prime parole di Dodi dopo aver ripreso un po’ di fiato dato da uno sforzo intenso. “Ragazzi, siete andati benissimo lo stesso, grazie”, quelle invece di Malori che sapeva che i suoi compagni avrebbero sofferto a tenere il suo passo.

Le impressioni a caldo lasciano poi spazio alla consapevolezza del mattino, con un pizzico di sorpresa da parte di Dodi: “Onestamente, dopo la ricognizione di sabato, non credevo di poter arrivare insieme agli altri, invece strada facendo ho visto che stavo sempre meglio e che avevo recuperato abbastanza bene ad una settimana dalla fine della Vuelta, anche se mi sento comunque stanco”.

Finalmente abbiamo corso assieme, siamo contenti per questo, ci fa davvero piacere perché non avremo più tante occasioni. Poi due ragazzi di Parma che corrono insieme un Mondiale è un fatto epocale”, è il coro formato da Adriano e Luca, una vita in bici da avversari, una stagione nella stessa formazione e, finora, solo un giorno nella stessa corsa da compagni.

La cronosquadre adesso è il passato per tutti, il futuro è la cronometro individuale, la resa dei conti è arrivata: “Il vento sarà l’ago della bilancia”, Malori ormai sa tutto, aspetta quel giorno e quel momento da un anno per essere protagonista.

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