Una serata a dir poco surreale, quella di ieri a Fidenza, ha cancellato – anzi, soltanto rinviato – la festa del Borgo San Donnino.

Era tutto pronto in casa biancoblù per celebrare la seconda promozione della storia in Serie D, anche grazie all’assist decisivo arrivato dai cugini granata della Fidentina nel pomeriggio. Ai ragazzi di Rastelli, a quel punto, sarebbe vincere la propria partita contro il Castelfranco e sperare che l’Agazzanese non facesse altrettanto con il Castelvetro. Ma, se il gol vittoria al 95′ di Bragalini che ha permesso ai piacentini di mantenere almeno una speranza matematica (sebbene utopistica) di aggancio al primo posto già sembra miracoloso, ancor più ai limiti dell’incredibile è stato quanto accaduto contemporaneamente al “Ballotta”. La partita tra Borgo San Donnino e Castelfranco, mai iniziata a causa di un guasto a uno dei quattro fari dell’impianto d’illuminazione, ha avuto come epilogo un mesto ritorno a casa di giocatori, dirigenti e pubblico senza che lo spettacolo avesse avuto luogo.

Il paradosso ora è che la compagine biancoblù di Fidenza, abbondantemente prima in classifica a 78 punti, con ogni probabilità si vedrà comminata la sconfitta per 0-3 a tavolino per responsabilità oggettiva. Ma è stato fatto di tutto e anche di più per provare a risolvere il guasto e garantire il regolare svolgimento della partita in programma alla ore 20.30: sul posto sono accorsi i responsabili della società che gestisce l’impianto, i manutentori e persino la protezione civile, oltre ai dirigenti della società locale. «Il danno all’impianto dell’illuminazione non dipende da noi — racconta a SportParma il ds del club Mario Barbieri — ma posso garantire che noi abbiamo fatto fare tutti gli interventi possibili: abbiamo installato un faro della luce provvisorio al posto di quello che non andava. Il Borgo ha fatto più del consentito. Sfido chiunque a trovare in qualsiasi altro campo, in cui si verifica un simile imprevisto, tutta la buona volontà e le forze impiegate che abbiamo dimostrato noi ieri».

Circa la ricostruzione del protocollo, il direttore sportivo dei fidentini spiega di aver presentato riserva scritta: «L’arbitro ha cambiato idea tante volte, forse troppe: alle 21.05 ha detto che si poteva giocare, ma a quel punto il Castelfranco ha annunciato che avrebbe presentato riserva scritta. Ma a quel punto si era andati fuori tempo massimo e l’arbitro si è trovato a sospendere la partita senza per altro fare il triplice fischio. Anche noi abbiamo fatto riserva scritta e su questa abbiamo messo tutto quello che ritenevamo opportuno per tutelarci in prima istanza. Poi attendiamo il responso del giudice sportivo».
L’ultimo pensiero è per i tanti supporter, amici e appassionati accorsi sugli spalti del “Ballotta”: «Dispiace per le 500 persone che erano accorse ieri sera al campo. Non è stato un bello spettacolo».

Il campo del “Ballotta” di Fidenza con il faro non funzionante in Borgo San Donnino-Virtus Castelfranco