La Juniores Regionale del Colorno non teme le vertigini da vetta, anzi, con determinazione e grande ambizione i ragazzi di mister Max Spocchi stanno cercando di imporsi come unica forza del girone A.

Avvincente il duello con i dirimpettai di Noceto che, gara dopo gara, continuano a dare filo da torcere al Colorno, squadra che conta la migliore difesa del torneo con solo cinque gol subiti fino ad oggi.

Una squadra ricca di giocatori interessanti; a capo del gruppo troviamo l’allenatore Max Spocchi, ex giocatore professionista, da ben tre stagioni al servizio del Colorno.

Salve mister, complimenti per l’ottimo lavoro svolto fino ad oggi.

“Grazie, stiamo cercando di dare continuità al lavoro svolto dagli altri allenatori. Oggi possiamo contare su una Juniores di grande qualità, sono ragazzi molto uniti che puntano forte sul gruppo oltre che sulle capacità individuali”

Sono molti i ragazzi che si sono affacciati alla prima squadra, più che una Juniores sembra una seconda squadra…

“Il nostro traguardo più grande è proprio questo. Stiamo cercando di lavorare per portare, senza bruciare i tempi, almeno quattro elementi in Eccellenza. A volte si rischia di mettere troppa pressione ai ragazzi, se lavoriamo con calma sono sicuro che quasi tutti riusciranno a trovare ampio spazio nelle categorie dilettantistiche. Chiaramente non tutti potranno sistemarsi in Eccellenza, qualcuno finirà in Prima categoria, ma sono certo che tutti sapranno farsi apprezzare se continuano a lavorare con questo impeto e questa passione”

Come al solito, dai tempi di Fidenza, al suo fianco troviamo mister Gennaro Schiavo.

“Gennaro è una persona di grande valore. Ama lo sport e il calcio. Non è il mio vice, il suo parere vale quanto il mio. La Juniores del Colorno può contare su due allenatori”

Parliamo della squadra, sono diversi gli elementi che spiccano. A cominciare dalla difesa…

“Nel pacchetto arretrato abbiamo il capitano Gianmarco Canzian, difensore affidabile e di grande valore. Ma non solo: sono tutti molto attenti e bravi, infatti fare gol al Colorno è diventato molto difficile. Anche in avanti possiamo contare su Diego e su altri giocatori di grande capacità come Capocchiano e Scaramuzza”

Lei è stato ben otto anni alla Juventus Club Parma, oggi ha sposato il progetto Colorno, come mai?

“Dopo la stagione gloriosa a Fidenza avevo bisogno di una società capace di affidarmi un progetto a lungo termine: quando hai a che fare coi giovani non puoi guardare sempre alla classifica, devi lavorare sulla testa e sul singolo per creare uomini oltre che giocatori. A Colorno ho trovato strutture di primo livello, una dirigenza illuminata e tanta voglia di costruire qualcosa di solido, qualcosa destinato a resistere nel tempo”

Lei è molto legato a questi ragazzi della Juniores, traspare qualcosa che va oltre ai numeri della classifica e alla voglia di vincere…

“In questi ragazzi ho trovato valori morali e umani unici, dal punto di vista del rapporto personale non ho mai lavorato con dei ragazzi così maturi e così corretti. Il senso del fair play, il senso di appartenenza, la voglia di darsi una mano a vicenda: per quanto mi riguarda abbiamo già vinto il campionato”