Paternò deve inchinarsi per manifesta causa un big inning, il sesto, in cui Parma manda nel box ben quindici battitori.

Con un sesto inning interminabile i ducali chiudono anzitempo la pratica Paternò.

I padroni di casa non hanno fatto in tempo a rivitalizzarsi che si sono presi la mazzata che li ha tramortiti. Con Parma sopra 3-0 grazie ai due punti entrati al terzo su singolo di Camilo più errore dell’esterno seguito da quello dello stesso Camilo su doppio di Dallospedale, Martinez ha avuto un calo al sesto allorquando ha messo in seconda Santolupo dopo un kappa con annesso lancio pazzo e concesso due valide tra cui il doppio di Rosario per il momentaneo 3-2. Al cambio campo il manager Falcone decide che è ora di togliere il mancino Ferreras (8 valide, 4bb) per mettere Marquez: è l’inizio della fine. Il rilievo riesce a fare solamente un eliminato, concede due valide, il doppio di Gasparri ed il singolo del pinch hitter Michele Gerali che spinge a casa due punti, e ben cinque basi ball (su un’intenzionale a Bertagnon riesce nella non facile impresa di effettuare un lancio pazzo) per un totale di otto punti subiti. Dopo l’ennesima base, a Zileri, col punto automatico dell’8-2 è D’Ignoti che s’incarica di … chiudere la partita concedendo altre tre valide che combinate ad un errore difensivo portano, dopo ben 15 uomini passati nel box, il risultato sul 13-2 punteggio che resta tale anche dopo l’attacco del Paternò che non evita la manifesta. Gara “completa” dunque per Martinez che lascia riposate le braccia di Burlea e Cicatello per gara2.

Vittorie anche per San Marino (5-2) su Bologna, Nettuno (2-1) su Grosseto e Rimini (8-0) su Godo.