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Calcio Serie A

Il Parma riaccende la luce e strapazza l'Inter con due gol di Giovinco e Amauri

Il Parma riaccende la luce e strapazza l'Inter con due gol di Giovinco e Amauri

Due iniezioni letali di Giovinco e Amauri, tra primo e secondo, azzerano un'Inter inguardabile e cancellano le paure infernali della zona retrocessione in cui il Parma si trova impelagato da tempo.

Il Tardini torna a far festa e ad esaltarsi, come non succedeva da tempo (in casa non vinceva dal 23 gennaio), merito di una squadra che Colomba – all’esordio al Tardini – ha saputo motivare e disegnare secondo le esigenze dell’infuocato finale di stagione. Un Parma aggressivo come poche volte lo avevamo visto in questa stagione: ermetico, veloce, pratico, coraggioso e spietato. La vittoria è meritata, senza se e senza ma: Mirante ha compiuto due parate decisive, Stankovic ha fatto tremare l’incrocio dei pali, il resto è un misto di confusione ed errori. Una traversa l’ha colpita pure Amauri sul punteggio di 1-0 e questo sottolinea ancora di più l’impresa gialloblù che ora può guardare alle restanti cinque partite con un pizzico di fiducia in più. In fondo per raggiungere la salvezza mancano ancora 5-6 punti e il calendario non è semplice.
In molti diranno che con quest’Inter è difficile non vincere, in realtà questa facile deduzione può ingannare. Il Parma non ha vinto per caso o per demeriti altrui, lo ha fatto perché finalmente sha indossato l’elmetto e la mimetica. A Colomba il grande merito di aver rivitalizzato squadra e tifosi.

LA TATTICA. L’abito del Parma è lo stesso di domenica scorsa: 4-4-1-1. L’unica variante è Candreva a destra al posto di Angelo. Anche l’atteggiamento tattico è lo stesso dell’Olimpico: la propria metà campo affollata da corridori e lottatori, pressing costante e ripartenze veloci. Un compito semplice ma dispendioso, che comunque garantisce una buona solidità alla difesa.
Leonardo risponde con l’annunciato 4-3-1-2, e dopo aver fatto fuori Thiago Motta e Maicon (a casa per scelta tecnica), boccia pure Sneijder; al suo posto Kharja. Una mossa fallimentare, così come le ultime settimane dei nerazzurri che tra campionato e Champions League hanno mandato in fumo una stagione intera. L’ex genoano non illumina mai il gioco dell’Inter, anzi intristisce ancora di più una squadra irriconoscibile sia dal punto di vista atletico che tattico. A tratti anche imbarazzante.

PRIMO TEMPO. Il Parma parte forte, pressa e riparte con regolarità. E al 5′ Lucarelli esalta il Tardini con una rovesciata acrobatica (angolo di Giovinco) che si spegne abbondantemente sopra la traversa. All’11’ Giovinco serve Morrone al limite dell’area, il capitano fa da sponda per Dzemaili che calcia di prima intenzione: palla in curva.
L’Inter risponde solo 23′ con un missile terra-aria di Stankovic, direttamente su punizione, che si stampa all’incrocio dei pali e per poco non butta giù la porta. Al 29′ Candreva perde palle nella propria metà campo e aziona ancora una volta il destro di Stankovic: altro missile diretto all’incrocio, questa volta Mirante è super e blocca in tuffo. Malgrado queste due occasioni l’Inter fa fatica a costruire azioni e a rifornire le due punte Pazzini-Eto’o.
E al 35′ il Parma passa in vantaggio e lo fa con un’azione da manuale: cross di Zaccardo dalla destra, Modesto sfugge alla marcatura di Nagatomo, rasoterra delizioso per l’accorrente Giovinco che in velocità fulmina tutti e di sinistro buca Julio Cesar. Fino alla fine del primo tempo il Parma non corre più rischi, Rocchi manda tutti negli spogliatoi sul punteggio di 1-0.

SECONDO TEMPO. Si parte con una novità: Sneijder al posto di Chivu (prestazione insufficiente), il modulo resta sempre lo stesso cioè il 4-3-1-2 (Zanetti fa il terzino destro, Nagatomo a sinistra). Al 2′ primo Pazzini prova a ricaricare le pile dei nerazzurri con un destro debole che Mirante non ha problemi ad annullare. Al 12′ Mirante toglie dalla testa di ranocchia il possibile gol del pareggio, dopo una serie di cross a ripetizione che mettono in affanno la difesa crociata. Al 15′ Sneijder trova un buco sulla sinistra della difesa del Parma e con un sinistro rasoterra sfiora di pochissimo il palo.
Al 20′ sbilenco sinistro di Morrone, da buona posizione, palla sui cartelloni pubblicitari. Al 26′ ancora Parma: Zanetti commette una grave ingenuità e regala palla ad Amauri: il brasiliano ringrazia e calcia di destro, disegnando una bellissima parabola che supera il portiere ma si schianta sulla traversa. Al 31′ ci prova Valiani (entrato al posto di Candreva): destro sul primo palo, J.Cesar para in due tempi. Il Parma cerca il gol del sicurezza, l’Inter sbanda paurosamente. Al 41′ arriva il colpo che affonda l’Inter: Amauri fa valere il suo fisico al centro dell’area (assist di Bojinov) e con un rasoterra di destro trafigge J.Cesar.
Al 45′ Sneijder serve Milito che si fa ipnotizzare da Mirante in uscita. E’ l’ultimo sussulto di una partita che il Parma ha condotto con grande ardore, meritando in pieno i 3 punti.

PARMA – INTER 2 – 0
Reti
: pt 35′ Giovinco; st 41′ Amauri

PARMA (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Candreva (20′ st Valiani), Morrone, Dzemaili, Modesto; Giovinco (36′ st Bojinov); Amauri (44′ st Crespo).
A disp. Pavarini, Pisano, Nwankwo, Galloppa. All. Colomba
INTER (4-3-1-2): Julio Cesar; Nagatomo, Lucio, Ranocchia, Chivu (1′ st Sneijder); Zanetti, Cambiasso, Stankovic; Kharja (32′ st Pandev); Eto’o, Pazzini (16′ st Milito).
A disp. Castellazzi, Materazzi, Mariga, Obi. All. Leonardo
Note: spettatori 17.504 (10.578 abbonati) per un incasso totale di 280.195,90 euro. Ammoniti Ranocchia, Zaccardo, Paletta, Stankovic. Angoli 5-3 per il Parma. Recupero: 0′ pt; 3′ st.

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