Sabato sera a Faenza gara ostica per il Lavezzini. Il play ducale "Spero di riuscire a contenerla"

Va, e viene. Come la nebbia. Ma nel suo caso è corretto dire come il sole. Contro Venezia, Valeria Battisodo, 22 anni compiuti da poco più di un mese, ha illuminato la regia del Lavezzini con buone soluzioni, solo due palle perse, buone entrate; è stata tra le migliori anche se fare classifiche in quella partita sembra irriguardoso data la prova corale. Per il play gialloblu, la cui presenza in campo in questo campionato è prevista con un buon quantitativo di minuti, questo potrebbe essere l’anno della “consacrazione” dopo l’esperienza ad Umbertide (media di 20 min e 3.5 pti) e a Faenza (11.5 min e 2.7 pti) e chissà di una lunga militanza a Parma «Mah, io lo spero. La prima esperienza qui è avvenuta molto giovane poi mi sono fatta male; ad Umbertide da gennaio in poi ho giocato bene e molto, a Faenza un po’ meno perché avevo davanti Adriana ma come esperienza mi è servita tantissimo perché allenarsi con lei e contro di lei impari più che giocare trenta minuti. Sono consapevole di avere spazio, ho un allenatore che mi dà molta fiducia e questo è fondamentale: se sarà l’anno della consacrazione dovrò dimostrarlo io».
Già: Faenza, sabato sera al PalaMokador, e Umbertide, le prossime avversarie del Lavezzini «E’ una bella emozione giocare contro la squadra dove sei appena stata e dove ti sei trovata bene – ammette il play gialloblu-. Sabato sarà un po’ l’occasione per vedere se il lavoro fatto con Adriana avrà dato i suoi frutti; l’ho conosciuta, spero di riuscire a contenerla conoscendo un po’ le sue caratteristiche».
C’è chi dice che Faenza sia un osso molto duro, chi invece che non fa così paura come gli anni scorsi; se ci limitiamo al campionato le romagnole sono meno performanti in attacco (61.3) ma subiscono decisamente meno punti (56.3) delle ducali «Nelle condizioni in cui siamo magari un po’ più difficile la è, loro a mio avviso non si sono indebolite. Come potenziale offensivo sono di altissimo livello, nelle lunghe secondo me sono anche più forti, poi sappiamo che la differenza la fa Adriana: se lei gira … ».
Il presidente, al termine della gara di domenica scorsa, ha detto che quella secondo lui è stata la partita della svolta; quindi … «Adesso dobbiamo vincerle tutte! – esclama ridendo Battisodo – Beh, insomma con Venezia siamo state brave soprattutto in difesa e poi in attacco tutte hanno fatto punti. Il morale e il gruppo si è rafforzato, cercheremo di fare come con Venezia».
Se è vero che una rondine non fa primavera, per vedere se la è veramente occorre aspettare qualche settimana, anche per poter disporre di una panchina più lunga (Mauriello è ancora in forte dubbio, ma intanto è arrivato un pivot a tempo).