Quando si vuole una cosa a tutti i costi, si è disposti veramente a tutto? Riducendo la domanda all'ambito ciclistico o meglio ancora al Tour de France, la risposta di Alberto Contador con ogni probabilità Â sarebbe sì.
Se c’è poi in palio la maglia da leader, che mai come quest’anno per lo spagnolo sembra una chimera, allora il nervosismo e la tentazione di cadere in un gioco macchiato di simil scorrettezze mascherate da normali azioni di gioco, rischiano di fare la loro grassa parte in maniera non positiva.
Possiamo dire che la vittoria di Thomas Voeckler (uno che quando sente l’aria del Tour si inventa sempre un’impresa) a Bagnères de Luchon è passata (purtroppo) in secondo piano, perché la scena se l’è presa l’Albertino dell’Astana che, con il 7° posto, ha strappato per 8” la maglia gialla ad Andy Schleck, giunto 12°.
Andiamo per ordine e chiariamo però subito un aspetto per non far sembrare il lussemburghese vittima di un Contador freddo carnefice.
Tappa che procede tranquilla, fuori ci sono 10 escursionisti in libera uscita con un vantaggio che raggiunge quasi gli 11’ all’inizio dell’ultima asperità di giornata, l’hors categorie Port de Balès, 19 km di salita, posto a 21 km dalla conclusione e che potrebbe decidere l’esito odierno sia all’insù che in discesa.
A metà scalata circa Voeckler lascia la compagnia dei battistrada e se ne va verso la gloria, vanamente inseguito da Ballan e Perez Arrieta (baroudeurs della mattina che chiuderanno 2° e 3° ad 1’20”), con dietro nessuno dei big interessato al successo parziale, malgrado il vantaggio del Campione Francese della B-Box sul gruppo maglia gialla si assottigli fino a 5’30” in prossimità dei – 6 allo scollinamento.
Con una accelerata gli uomini di classifica potrebbero rifarsi sotto seriamente, ma la Saxo Bank pensa che prima sia meglio finire di lavorare ai fianchi gli avversari e poi scatenare l’inferno.
Che puntualmente sembra scatenarsi ai –5 km dal gpm quando la maglia gialla in prima persona alza il ritmo ed in molti arrancano restando attaccati con i denti, ma quello che non ti immagini succede un chilometro dopo.
Andy Schleck rimane in testa, vede che gli altri, cioè il suo nemico numero 1, sono in difficoltà ed allora cala un paio di denti e sgasa violentemente che risponde Vinokourov, così violentemente che Contador è palesemente in difficoltà, ma talmente tanto violentemente che addirittura la catena si incastra tra la ruota ed il telaio rischiando di rompere il cambio con un potente pedalata a vuoto.
Gli altri si rifanno sotto, la maglia gialla è in difficoltà come non puoi credere, si ferma per mettere a posto la bici, riparte lentamente ma perde almeno 40” e Contador gli sfila di fianco, ignorandolo e sgambettandogli nei denti lo scatto decisivo.
Anzi, Albertino allunga, aiutato anche da Samuel Sanchez e Menchov (ora 3° e 4° nella generale rispettivamente a 2’ e 2’13”), in barba al fair play perché la corsa è corsa.
Schleck è rabbioso nel suo inseguimento e mangia almeno 25” negli ultimi chilometri del Port de Balès agli avversari davanti, ma scollina senza ricucire completamente il ritardo.
Voeckler intanto sta planando su Luchon con Contador che sfrutta le traiettorie del pennellatore discesista Sanchez e virtualmente si prende la maglia gialla già a 5 km dalla fine, mentre Schleck si affanna a difenderla.
Sul traguardo l’alsaziano festeggia la vittoria inchinandosi al pubblico che lo acclama, mentre la discesa completa la selezione creata dal salto di catena consegnando polemiche e leadership al capitano dell’Astana e con la risposta dell’arrabbiato Schleck che non si farà attendere molto.
Per il Tour de France saremmo disposti a tutto, perché la corsa è corsa, però è certo che il Contador dei giorni migliori non avrebbe avuto bisogno di un guaio meccanico dell’avversario per attaccarlo e staccarlo.
Sms di Malori:
”Oggi è andata bene….a parte i primi 90 km corsi ad una velocità da Tourist Trophy più che da Tour de France!! Poi in molti abbiamo pensato a spender il meno possibile in vista di domani, perché ci saranno 2 colli di prima categoria e 2 hors categorie!! Sarà una giornata lunga per noi del gruppetto ma uniti arriveremo a Pau…anche in autobus se necessario!! Comunque i Pirenei sono duri, lunghi e ….duri, la bici ti si pianta nell’asfalto per il caldo incredibile che c’è fino agli ultimi 5 km perché poi inizi ad essere in quota, pensate un po’!! ciao a tutti!!
Presentazione 16a tappa Bagnères de Luchon – Pau 199,5 km – 20 luglio 2010
Le premesse per assistere ad un finale di Tour de France avvincente ed incerto c’erano tutte già alla vigilia da Rotterdam, ma dopo la seconda tappa pirenaica siamo sicuri di vederne delle belle.
Contador non è stato impeccabile nel comportamento, soprattutto se si considera che senza il salto di catena di Schleck, ora starebbe guardando un’altra classifica con molti più secondi di ritardo di quanti ne aveva bene, però come si è detto, la corsa è corsa ed il lussemburghese nella 16a tappa avrà modo di rifarsi e scaricare sui pedali tutta la rabbia accumulata.
I protagonisti affronteranno 4 mitiche salite spalmate sui 199,5 km di gara, iniziando già con il Col de Peyresourde (1a categoria) dopo 11 km, proseguendo con il Col d’Aspin (1a categoria) al km 42 e terminando con il Col du Tourmalet (hors categorie) al km 72 un primo terzo di tappa davvero duro.
Si arriverà a Pau dopo aver scalato anche l’Aubisque (hors categorie), intervallato dal Col du Soulor (non valido per i gpm, ma che si scalerà giovedì), posto a più di 60 km dal traguardo, che in ogni caso non saranno facili. Considerando le premesse, ora non sarà facile e scontato più nulla.