Dalle urne di Kyoto, dove si è svolto oggi il sorteggio dei gironi della Rugby World Cup 2019, l’Italrugby trova una delle pool più dure della storia iridata: i campioni in carica della Nuova Zelanda (tre titoli) e gli Srpingboks sudafricani, vincitori nel 1995 e nel 2007, saranno avversarie degli Azzurri di Conor O’Shea insieme alla vincitrice dell’area africana (Africa 1) ed alla squadra che uscirà vincente dal processo di ripescaggio al termine delle fasi di qualificazione, nel dicembre 2018.
Queste le Pool della Rugby World Cup 2019:
Pool A
Irlanda, Scozia, Giappone, Europa 1, Play-Off Winner
Pool B
Nuova Zelanda, Sudafrica, Italia, Africa 1, Repechage Winner
Pool C
Inghilterra, Francia, Argentina, America 1, Oceania 2
Pool D
Australia, Galles, Georgia, Oceania 1, America 2
IL COMMENTO DEL CT O’SHEA
Il Commissario Tecnico della Squadra Nazionale, Conor O’Shea, ha preso parte oggi a Kyoto al sorteggio dei gironi per la Rugby World Cup 2019, accompagnato dal Manager azzurro Luigi Troiani.
“Si può riflettere e parlare all’infinito dell’esito di un sorteggio per il Mondiale. Con le modifiche che stiamo apportando nel sistema rugbistico italiano, l’obiettivo è arrivare ai Mondiali 2019 al nostro meglio e rendere orgogliose tutte le componenti del nostro sistema. Vedremo quale sarà il risultato. Lo sport sa regalare grandi momenti e vogliamo che per noi il 2019 sia uno di questi” ha dichiarato il CT dell’Italia, Conor O’Shea.
Alfredo Gavazzi, Presidente federale, ha assistito dall’Italia al sorteggio di Kyoto e domani sarà a Roma per l’Assemblea Elettiva del CONI: “E’ un girone di ferro, provare a centrare la qualificazione ai quarti di finale sarà veramente difficile. Ma anche gli altri gironi non sono affatto semplice: il Mondiale costituisce una grande sfida per tutte le squadre”.
Luigi Troiani, Manager dell’Italia, ha detto: “La Nuova Zelanda è sicuramente la favorita numero uno per il passaggio del turno in prima posizione, sarà interessante vedere il calendario. Personalmente spero di trovare il Sudafrica al termine della fase a gironi, quando la pressione potrebbe essere più sugli Springboks che su di noi”.