Un lungo piatto preambolo di 180 km prima dell'ascesa di 4 km verso l'arrivo in salita di Mirador de Lobeira: queste le caratteristiche della 3^frazione della Vuelta a Espana.

La corsa ha permesso a un corridore della LAMPRE-MERIDA, il parmigiano Luca Dodi, di mettersi in mostra e di ricacciarsi ancor di più alle spalle un brutto periodo, iniziato a fine 2012 con la rottura del femore in allenamento: cinque mesi di completa inattività, poi il ritorno all’attività fisica, le prime uscite in bicicletta e quindi l’esordio nella Clasica di San Sebastian.
Oggi, il corridore emiliano ha scaricato sui pedali tutta la voglia di riscatto, lanciandosi in una fuga di cinque atleti in compagnia di Ferrari, Bessy, Urtasun e Reynes, azione durata fino a 40 km dal traguardo.

Spazio agli scalatori nell’ascesa finale, con Horner scaltro nel muoversi a 1 km dall’arrivo e a conquistare il successo con 3″ di vantaggio su un drappello di 6 atleti, tra i quali un competitivo Scarponi ha colto la 7^piazza.

Con il successo odierno, Horner è balzato al comando della graduatoria generale, mentre Ulissi (oggi 24° a 13″) è sceso in 21^posizione (+1’07”), precedendo di 2 posti Scarponi (+1’12”).

“La prima parte della tappa era sì semplice dal punto di vista altimetrico, ma il vento ha creato non pochi problemi, causando anche qualche caduta – ha spiegato Scarponi – Come squadra siamo stati perfetti, Dodi si è proposto all’attacco con generosità e questo ha permesso a me e a Diego di rimanere coperti in gruppo, affiancati dagli altri compagni.
Ho preso la salita in buona posizione e ho tenuto duro fino alla fine: probabilmente non ero il più competitivo tra gli atleti che sono arrivati al traguardo nelle prime posizioni, ma sono soddisfatto perché ho potuto capire che la condizione è in crescita e che oggi sono stato meglio di ieri”.